Tre appuntamenti dedicati alla musica d’autore italiana animeranno l’agosto sardo con il tour “I Colori della Musica”, organizzato dall’Associazione Culturale Palazzo d’Inverno e curato nella direzione artistica da Betty Oro. Un progetto che mette al centro il dialogo tra musica e territorio, grazie alla collaborazione con le amministrazioni comunali e alla partecipazione di artisti uniti da esperienze, radici e stili diversi.
Il tour prenderà il via l’8 agosto in Piazza Lampis a Villa Verde, con inizio alle ore 21:45. Sul palco, l’ensemble composto da Giusy Murgia Onnis (voce), Enrico Atzeni (pianoforte), Marco D’Arpa (basso), Vito Di Pietra (batteria), Gianluca Podda (chitarra) e Germano Seggio (chitarra). Musicisti con background differenti, che da tempo condividono un percorso artistico comune, fondato sulla ricerca musicale e sulla contaminazione tra generi.
Durante la serata verrà proposto un repertorio che spazia dai classici italiani degli anni ’60 fino ai brani più recenti, con omaggi a Loredana Bertè, Gianna Nannini, Lucio Battisti e Paolo Conte. Una selezione pensata per attraversare generazioni diverse, recuperando il valore culturale della canzone italiana e interpretandolo con arrangiamenti originali.
La forza dell’ensemble risiede non solo nelle singole competenze artistiche, ma anche nell’equilibrio tra i membri del gruppo. L’intesa tra i musicisti rappresenta uno degli elementi distintivi delle esibizioni, dove l’interpretazione musicale si intreccia con la condivisione emotiva e l’immediatezza del live.
Dopo l’appuntamento di Villa Verde, il tour proseguirà con la seconda tappa il 10 agosto a Cagliari, dove il concerto si terrà alle ore 21:30 al Capolinea. Il gran finale è in programma per l’11 agosto a Ruinas, con il live ospitato alle 21:30 negli spazi storici di Casa Licheri.
“I Colori della Musica” propone così un viaggio tra note e parole che punta a valorizzare il patrimonio musicale nazionale e, allo stesso tempo, i luoghi che lo accolgono. Un progetto che fa della musica un mezzo per stimolare l’ascolto consapevole, creare legami tra artisti e pubblico e riscoprire il senso della partecipazione culturale nei contesti locali.
