Il festival “Animas – Radici e Futuro, Music Contest” si avvia alla fase conclusiva della sua decima edizione con una serie di appuntamenti musicali che toccheranno diversi luoghi della Sardegna. La rassegna, ideata e promossa da Beppe Dettori insieme all’Associazione Sa Perbeke, propone un percorso musicale e culturale che intreccia tradizione e innovazione attraverso performance dal vivo, sperimentazioni artistiche e riflessioni identitarie.
Il calendario dei prossimi eventi prevede tre tappe consecutive: l’8 agosto a Ortueri, in piazza della Chiesa alle ore 21:30, il 9 agosto in una tappa speciale al Baretto di Porto Ferro alle ore 21:00, e il 10 agosto a Gonnesa, in piazza del Minatore, alle ore 22:00. L’ultima serata del festival è in programma per il 7 settembre a Bonorva, nello spazio antistante la chiesa di Santa Maria Bambina.
Il progetto artistico di Beppe Dettori, recentemente tornato con un nuovo disco intitolato “Poni Menti a Me”, si sviluppa attraverso una serie di concerti in cui il cantautore è affiancato da voci e musicisti che arricchiscono la narrazione sonora del festival. Ogni esibizione rappresenta un’occasione per esplorare e far dialogare la musica tradizionale sarda, in particolare il canto a tenore e il canto a kiterra, con linguaggi musicali contemporanei come il pop, il jazz e il rock.
“Animas” si configura come uno spazio di confronto e di connessione sensoriale in cui l’arte si intreccia con il territorio, valorizzandone le specificità e stimolando una riflessione sulla memoria collettiva e sull’identità. “Animas – spiegano i promotori – nasce dall’esigenza di confrontarsi e di far dialogare la tradizione del canto a tenore e del canto a kiterra con stili e generi pop, jazz e rock, provando a stabilire una connessione sensoriale che a partire dall’arte si sviluppi sul territorio abitando il concetto di identità, l’identità di un popolo antico e misterioso come quello sardo”.
Alla base del festival c’è una ricerca artistica che prende forma da una “curiosità intellettuale, ricca di conoscenza e spiritualità”, alla quale si affianca la volontà di costruire una consapevolezza collettiva. “Dalla ricerca di consapevolezza identitaria, di giustizia storica, di energia e commozione, di pietre millenarie che segnano la storia e l’evoluzione di un popolo. Occorre quindi comprendere a fondo la storia per trarne senso creativo declinato al presente, in prospettiva di un futuro ricco di richiami storici e passione per la conoscenza, lungo una vera crescita culturale basata su ciò che eravamo e ciò che siamo oggi, proiettati nella terza esistenza: ‘su venidore’, il futuro”.
Il festival “Animas” si propone quindi come un percorso artistico e culturale che vuole connettere memoria e contemporaneità, radici e futuro, facendo emergere nuove forme espressive capaci di interpretare l’identità sarda nella complessità del presente.
































