Unire la musica alla valorizzazione linguistica: con questo intento nasce “Poni menti a me”, il nuovo progetto discografico di Beppe Dettori, realizzato all’interno dell’associazione culturale musicale “Sa Perbeke”. L’iniziativa si inserisce nel programma della quarta edizione del festival “Animas – Radici e Futuro, Music Contest”, del quale lo stesso Dettori è direttore artistico, e si propone come un’azione concreta per la tutela e la diffusione delle lingue minoritarie della Sardegna.
Il disco è composto da 17 tracce, 15 delle quali in lingua Sassarese Turritano, una in bittese (“Bianca che nie”) e una cover in algherese (“Daspeltata serenata Tereseta”). L’opera si muove tra sonorità che mescolano canzone d’autore, rock, blues e influenze della West Coast americana, a sottolineare la volontà di far dialogare tradizione e contemporaneità, territorio e apertura. Centrale in questo percorso è l’incontro con il professor Mario Lucio Marras, autore di poesie e testi musicati da Dettori e recitati da Eugenio Cossu insieme allo stesso Marras. Un intreccio di voce cantata e voce narrata che assume una forte valenza culturale e identitaria.
Il progetto sarà presentato con quattro concerti/showcase nei comuni del nord-ovest della Sardegna dove si parla il Sassarese Turritano. Le date previste sono: 13 giugno a Porto Torres (sala “Filippo Cani”, ore 18:30), 22 giugno a Sassari (Palazzo di Città – Teatro Civico, ore 19), 27 giugno a Sorso (Palazzo Baronale, ore 19:30) e 4 luglio a Stintino (largo Cala d’Oliva, ore 21). A queste si aggiungeranno le pubblicazioni digitali dei brani, con l’obiettivo di estendere la diffusione anche oltre i confini isolani.
Il disco nasce da una riflessione più ampia sul significato di fare musica legata ai concetti di appartenenza, identità e consapevolezza culturale. Dettori, affiancato in questa occasione anche dalla figlia Eleonora, interpreta questo percorso non solo come operazione artistica, ma come gesto di trasmissione e coinvolgimento. L’intento è quello di lasciare una traccia per le nuove generazioni, affinché possano riconoscersi nella propria lingua e nel proprio patrimonio immateriale, allontanandosi dai pregiudizi culturali e dalle omologazioni globali.
Il festival “Animas – Radici e Futuro, Music Contest”, all’interno del quale si colloca il progetto, si propone come spazio d’incontro tra tradizione e nuovi linguaggi. Nato per mettere in dialogo il canto a tenore e il canto a kiterra con generi come il pop, il jazz e il rock, si configura come un laboratorio artistico che parte dalla musica per arrivare alla riflessione sull’identità di un popolo antico come quello sardo. Dettori descrive questa esperienza come un viaggio di conoscenza, spiritualità e consapevolezza, un modo per guardare al passato e rileggerlo in chiave attuale, immaginando uno sviluppo culturale che affondi le radici nella storia ma si proietti verso il futuro.
Oltre ai quattro appuntamenti dedicati a “Poni menti a me”, il cartellone 2025 del festival prevede anche altri concerti nei mesi estivi. Si comincia il 9 giugno a Torralba (piazza Manzoni, ore 22), poi il 14 giugno a Giave (pineta comunale, ore 21), il 6 luglio a Ozieri (piazza “Cantareddu”, ore 22), l’8 agosto a Ortueri (piazza della Chiesa, ore 22), il 10 agosto a Gonnesa (piazza del Minatore, ore 22) e il 7 settembre a Bonorva (spazio antistante la chiesa di Santa Maria Bambina).
Il festival si muove così lungo un percorso che attraversa geografie, comunità e memorie, trasformando la musica in strumento di riscoperta e in chiave per aprire riflessioni più ampie sul valore della lingua, del territorio e della storia. L’Isola, descritta da Dettori come un museo a cielo aperto, si fa così teatro di una narrazione artistica che punta a rafforzare il senso di identità e a generare una crescita culturale profonda, fondata su ciò che la Sardegna è stata e continua ad essere.
































