Si intitola “Razionaleillogico” il quarto lavoro discografico del gruppo Profugy e a pubblicarlo è la neonata etichetta Hive Records che nasce dall’esperienza della società Hive Music Italy.
Il nucleo centrale dei Profugy è costituito da Massimiliano Lauritano [voce e chitarra] e Francesco Petrone [chitarre], già autori di tre lavori discografici: il primo dal titolo “La nostra comunità”(2015), il secondo “Stato Confusionale” (2018) e il terzo “Casalingo EP” (2020) nato d’istinto durante il primo lockdown italiano.
Con “Razionaleillogico” il duo – affiancato alla produzione audio da Francesco Giuliano [Sabba&Gli Incensurabili, Bruno Bavota, Marcello Coleman, La Famiglia, Shaone, Sunneva, Sixth Minor, Hapax] mostra la sua maturità artistica fatta di liriche ironiche e riflessive e un sound minimale che ha le sue radici nella tradizione pop-folk. Ricche sono le variazioni musicali dove trovano spazio inserti di swing e ska mentre sentieri country tracciano la strada per un viaggio lungo dieci brani nei quali, come da tradizione, i testi sono una parte fondamentale nella composizione. Con le loro canzoni i Profugy hanno l’aspirazione di comunicare con il pubblico distratto, purtroppo sempre meno attento alle parole, e privo di sensibilità critica.
“Razionaleillogico” è stato anticipato dal video-singolo “Oggi va di moda“, un brano che evidenzia stereotipi e una realtà scomoda fatta di apatia e rassegnazione. Illusioni di benessere e falsi miti ci conducono in un’inerzia esistenziale dove il superficiale prende il sopravvento e il senso, e il bello, della vita è sprecato da sogni telecomandati.
L’amore per la terra, le emozioni ed i valori combattono con la necessità di vivere un caos sociale che spinge a un’esistenza alternativa virtuale.
“Siamo ormai caratterizzati da una serie di abitudini e modi di fare che ci stanno allontanando con forza dal nostro essere umani – dichiara la band – trascorriamo la giornata a condividere ogni singolo momento ancora prima di viverlo davvero; ci sottoponiamo a qualsiasi tipo di contenuto senza mai avere un occhio critico; guardiamo tv spazzatura aspettando che passi il pomeriggio; ascoltiamo politici disinteressati al bene del Paese che si preoccupano solo di fare propaganda; diamo peso e popolarità a personaggi che non ne meriterebbero la metà, mentre oscuriamo personalità colte, studiose, competenti e che davvero potrebbero insegnare tanto alla società; passiamo il tempo a ritrarci in selfie, desiderosi di una parvenza di successo che misuriamo in pollici alzati e cuoricini.
Non ci accorgiamo che ciò che stiamo perdendo è quanto di più importante potremmo mai avere: un’emozione, un contatto umano, uno sguardo, una maggiore sensibilità verso la natura, un momento di condivisione reale e non soltanto digitale. Insomma tutto ciò che ci rende più umani e meno lobotomizzati e che ci fa capire cosa è veramente importante e cosa, invece, oggi va di moda”.
Nati nell’estate 2010, per gioco e per la necessità di raccontarsi anche nelle più nascoste fantasie, cominciarono a riscoprire, tramite i loro testi, l’indifferenza delle persone e della società, la corruzione della morale comune. I Profugy spaziano tra problematiche e stati d’animo.
La voce che risuona su genere pop-folk, con ampi rimandi ai ritmi country, non è altro che quella di un profugo costretto per troppo tempo a stare in silenzio, mentre il mondo gli scivola tra le mani e cresce in lui l’impulso di rompere il silenzio e i falsi opportunismi che affiggono una società racchiusa in uno schermo.
Lo spirito intraprendente permette ai Profugy, nel 2015, di dare una forma concreta alle idee che nutrivano il progetto con nu merosi live in Italia, le trasmissioni radiofoniche e televisive, i festival, il Meeting del Mare e l’Auditorium Parco della Musica di Roma. Il loro esordio discografico segnato dall’EP “La nostra comunità” fu anticipato dall’uscita dell’omonimo singolo con video clip uf ciale girato, con il supporto della compagnia “Loro di Napoli” e la regia di Fabio Cacciapuoti. Nel 2016 esce il secondo videoclip estratto dall’EP “Nun da’ retta”, ancora con la regia di Fabio Cacciapuoti. La canzone è molto apprezzata, tanto da arrivare in nale a numerosi concorsi, tra cui il premio Fabrizio De André.
Tra il 2015 e la ne del 2016 contano più di ottanta date. Dal 2016 la band si è chiusa in studio per realizzare un nuovo album; una full immersion nella elaborazione dei processi li spinge ad auto-prodursi. Nel Luglio 2018 grazie a una campagna di crowdfunding su Musicraiser, che si rivelerà un successo, pubblicano l’album “Stato Confusionale”.
A due anni di distanza ritornano con un nuovo EP, “Casalingo”, registrato ed autoprodotto in casa durante la pandemia COVID-19 che racconta il complicato momento con la speranza di scovare un lato positivo in una parentesi di ordinaria follia. Lasciare un segno che permetta, magari un domani, di apprezzare la vita per le piccole gioie di tutti i giorni.