Il 2025 segna una nuova tappa importante nella carriera di Lucio Corsi. Dopo aver conquistato il podio al 75° Festival di Sanremo con il brano “Volevo essere un duro”, il cantautore toscano annuncia le prime date estive del suo attesissimo tour, che farà tappa anche in Sardegna.
Il 17 giugno, Lucio Corsi si esibirà a Cagliari, nell’Arena in Fiera, uno degli spazi più suggestivi della città. Il concerto a Sassari, che si terrà il 18 luglio al festival Abbabula nell’arena di Piazza d’Italia, sarà un’altra occasione imperdibile per ascoltare dal vivo le nuove canzoni dell’artista. Il 19 luglio, Lucio Corsi sarà protagonista della 35ª edizione del Rocce Rosse Blues Festival a Lanusei (NU), dove si esibirà nell’area spettacoli all’ex Istituto Salesiano Don Bosco.
I biglietti sono già disponibili: per il concerto di Cagliari il costo è di 26 euro, mentre per il concerto di Sassari i biglietti partono da 26 euro per il posto unico e 34 euro per l’early entry. Per il concerto di Lanusei, il biglietto costa 29,90 euro.
I concerti, organizzati da MIS Factory e Forma e Poesia nel Jazz per la data di Cagliari, e dalla cooperativa Le Ragazze Terribili per quella di Sassari, saranno l’occasione per scoprire dal vivo il nuovo album, in uscita il 21 marzo 2025, e per vivere un’esperienza unica con un artista che ha saputo farsi spazio tra rock d’autore e sonorità folk.
Il nuovo album, “Volevo essere un duro”, è un viaggio attraverso l’infanzia, l’amicizia e l’amore, temi trattati con una profonda sincerità e con un’originale visione poetica. Corsi, infatti, descrive il disco come un racconto di fantasia con i piedi ben piantati per terra, in cui ha cercato di trovare il sogno nelle piccole cose quotidiane, dai marciapiedi agli armadi. Le canzoni si popolano di personaggi particolari, come Rocco, il bullo della scuola media, e Francis Delacroix, un amico che forse esiste solo nella sua mente.
Il disco, scritto insieme a Tommaso Ottomano e prodotto da Antonio “Cuper” Cupertino, è anche una riflessione sul mondo che ci spinge a sembrare invincibili, dimenticando che la fragilità è una parte inevitabile della vita. In questo contesto, “Volevo essere un duro” diventa un modo per esplorare l’aspetto umano di ognuno di noi, tra le contraddizioni e le difficoltà imposte dalle aspettative sociali.
































