Dal 1° al 4 settembre si rinnova a San Teodoro l’appuntamento con il festival San Teodoro Jazz, la manifestazione – quest’anno alla settima edizione – dedicata al genere di matrice afroamericana e alle sue immediate derivazioni con la direzione artistica del clarinettista teodorino Matteo Pastorino. Quattro giorni ricchi di concerti nel suggestivo borgo gallurese alle pendici orientali del massiccio di monte Nieddu.
La settima edizione del festival San Teodoro Jazz vivrà la sua prima giornata giovedì 1° settembre nella piazzetta Punta Est di San Teodoro, incantevole scenario che domina su un panorama mozzafiato sull’isola di Tavolara, con il quartetto della cantante abruzzese Ada Flocco. Classe 1996, l’artista originaria di Atessa (Ch) è tra i più interessanti profili della nuova scena jazz italiana, finalista della venticinquesima edizione del concorso internazionale “Massimo Urbani” dove si è aggiudicata la borsa di studio per partecipare ai corsi jazz del “Fara Music Festival”. Nel concerto di San Teodoro (con inizio alle ore 18) proporrà un repertorio che prevede l’esecuzione di composizioni originali e alcuni brani della tradizione jazz, rielaborati attraverso arrangiamenti e sonorità moderne. Al suo fianco ci saranno Saverio Zura alla chitarra, Filippo Cassanelli al contrabbasso e Marco Frattini alla batteria.
Gli appuntamenti della giornata continueranno alle 22:30 presso il locale Attimo (in via Rinaggiu) con l’immancabile appuntamento la STJ Session: momento fondamentale del festival costituito da un concerto di una formazione emergente isolana con jam session al seguito.
Venerdì 2 settembre il festival ritornerà nella storica cornice della piazza Gallura di San Teodoro: alle 21 a salire sul palco sarà il trio composto da Angelo Lazzeri alla chitarra, Guido Zorn al contrabbasso e Alessandro Fabbri alla batteria, con il progetto “Our Favorite Ellington” che già dal titolo lascia intendere la grande passione dei suoi interpreti per la musica del “Duca” della musica jazz. Nel settembre 2021 “Our Favorite Ellington” è diventato un disco inciso per l’etichetta Barnum For Art ed è stato già presentato in importanti contesti come “La Spezia International Jazz Festival” e “Firenze Jazz Festival”. Eccellenze del jazz italiano nei loro rispettivi strumenti, Lazzeri, Zorn e Fabbri hanno negli anni suonato con nomi del calibro di Massimo Urbani, Luca Flores, Paolo Fresu, Kenny Wheeler, Bobby Watson, Steve Grossman, Dave Holland, Bruno Tommaso, Steve Lacy, “Toots” Thielemas, Lee Konitz, DaveLiebman, Franco D’Andrea, Johnny Griffin, Phil Woods, Michel Legrand.
Dopo il concerto la musica continuerà presso il locale “Il Gallo Blu” con la tradizionale STJ Session.
La giornata di sabato 3 settembre avrà inizio alle 18 nella Spiaggia Isuledda, un nuovo luogo introdotto quest’anno, nel quale si terranno dei concerti acustici di circa cinquanta minuti, con un repertorio musicale creato e scelto per l’occasione in uno scenario unico nel suo genere, patrimonio del Comune di San Teodoro. La formazione, battezzata STJ Experiment sarà capitanata da Matteo Pastorino e annunciata nel corso del festival, composta dai musicisti ospiti e dai giovani che fanno parte dello staff del San Teodoro Jazz con alcune sorprese d’eccezione.
In serata, poi,in piazza Gallura il sipario si alzerà per una delle voci più importanti nel panorama jazz internazionale: alle 21 a salire sul palcoscenico del San Teodoro Jazz sarà David Linx, cantante e compositore belga, tra gli interpreti più significativi della vocalità jazz contemporanea. Nato a Bruxelles ma residente a Parigi da più di 20 anni, Linx è cresciuto suonando e registrando con alcuni dei principali musicisti e artisti jazz americani ed europei della loro generazione come Steve Coleman, Clark Terry, Gonzalo Rubalcaba, Paolo Fresu, Kenny Wheeler, James Baldwin, solo per citarne alcuni ed è considerato oggi uno dei rari cantanti jazz maschili della sua generazione con un’incomparabile reputazione sul palcoscenico. A San Teodoro sarà accompagnato da Gregory Privat al pianoforte, Jerome Regard al contrabbasso e Arnaud Dolmen alla batteria.
La musica continuerà a suonare nella notte, a partire dalle 23 presso “Lu Brutoni” (in via dei Gerani) per la STJ Session.
L’ultima giornata della settima edizione di San Teodoro Jazz si terrà domenica 4 settembre con il primo appuntamento della giornata ancora alle 18 nella Spiaggia Isuledda, dove l’ensemble del San Teodoro Jazz Experiment si esibirà in concerto replicando la formula del giorno precedente.
Alle 21 un altro ospite d’eccezione calcherà il palcoscenico di piazza Gallura: Raynald Colom, uno dei migliori trombettisti della scena internazionale, con importanti collaborazioni al suo attivo come quelle con Greg Osby, Nicholas Payton, David Sánchez, Eric Reed, Mulgrew Miller, Al Foster, El Piraña, Chano Domínguez, Raimundo Amador, Vanessa Martin, Paco de Lucia e Jesse Davis, solo per citarne qualcuna. Apprezzato dalla leggenda vivente Wynton Marsalis, che l’ha definito come trombettista dotato di suono personalissimo e anima rara, Colom in Gallura presenterà la sua ultima fatica discografica “A Million Dreams”, opera in otto tracce, incisa al fianco del pianista Tony Tixier, del contrabbassista Joe Sanders e del batterista Francesco Ciniglio, che lo affiancheranno anche a San Teodoro. Nato in Francia e residente a Barcellona, Colom è un musicista esperto che si ispira a molti generi e forme d’arte, ma con solide radici nel flamenco. Refrattario a rigide classificazioni di genere, Colom è un convinto sostenitore del libero flusso della musica, preferendo essere guidato da emozioni e sensazioni generate dall’ambiente che lo circonda. Il suo quartetto è privo di gerarchie e si fonda sulla tacita interazione tra i suoi interpreti.
Il festival saluterà la settima edizione alle 23 presso “La Posta”, locale teodorino nel Largo Emilio Lussu con la STJ Session.
Tutti i concerti saranno a ingresso gratuito con offerta libera a sostegno dell’Associazione Culturale San Teodoro Jazz. Maggiori informazioni e aggiornamenti sul sito web e sui social network del festival.