La “premiata ditta” Steven Spielberg – Tom Hanks – Gary Goetzman torna alla produzione di una serie ambientata nel corso della Seconda Guerra Mondiale: “Masters of the Air”, disponibile su Apple TV+ a partire dal 26 gennaio, racconta l’epopea dei piloti del 100° Gruppo Bombardieri, il cosiddetto “Bloody 100th”, della leggendaria 8th Air Force degli Stati Uniti, che nel corso del conflitto fu protagonista di una decisiva campagna di bombardamenti, indirizzati a obbiettivi strategici e condotti con le famose Fortezze Volanti, i quadrimotori B-17 e B-24 Liberator, in partenza dalle basi del Regno Unito.
La serie, che conta 9 episodi, si inserisce dunque, anche per temi e protagonisti, nel solco delle precedenti realizzate dal trio Spielberg – Hanks – Goetzman, “Band of Brothers” (2001), in cui si raccontavano le vicissitudini della Compagnia Easy dell’Esercito statunitense dall’addestramento fino all’assegnazione sul fronte europeo dal 1942 al 1945, e “The Pacific” (2010), focalizzata invece sulle vicende della 1ª Divisione dei Marines impegnata sul fronte del Pacifico dopo l’attacco alla base americana di Pearl Harbour da parte delle forze giapponesi nel 1941; “Masters of the Air” rappresenta idealmente il terzo capitolo di un più ampio affresco sul secondo conflitto mondiale e, come le “puntate” precedenti, promette di unire a una narrazione emotivamente coinvolgente e storicamente accuratissima, un alto tasso di spettacolarità.
Tratta dal libro dello storico Donald L. Miller “Masters of the Air: i bombardieri d’America che combatterono la guerra aerea contro la Germania nazista” (2007) e scritta per il piccolo schermo da John Orloff, la serie segue le vicende di un gruppo di piloti d’élite, scelti per le loro abilità di volo e ingaggio; questi giovani, a cui sono risparmiati pericoli e privazioni della vita di trincea, sono d’altro canto sottoposti a un notevole stress fisico e psicologico, dovuto in parte alle situazioni estreme in cui operano, in parte alle missioni da svolgere, decisive per l’esito della guerra.
Il primo dovere che i “dominatori dell’aria” devono assolvere, infatti, è quello di mantenere il controllo in condizioni decisamente proibitive, a 25.000 piedi d’altezza, per esempio, resistendo alla mancanza d’ossigeno e alle basse temperature, evitando il più possibile di esporsi al nemico fino al momento di colpire il bersaglio stabilito, spesso in pieno territorio nemico.
Il tributo pagato dal 100° Gruppo Bombardieri alla guerra, non a caso è stato alto, tra piloti abbattuti, fatti prigionieri, gravemente feriti o uccisi, e la serie tratteggia il destino dei protagonisti come fossero un’unica entità, un gruppo di fratelli o, appunto, “band of brothers”, che indipendentemente dalle sorti individuali, affronta il pericolo senza mai venir meno ai propri ideali.
Serie corale, “Masters of the Air” vanta un cast di giovani attori in parte già affermati, tra cui spiccano Austin Butler, candidato all’Oscar per “Elvis” lo scorso anno e interprete del Maggiore Gale Cleven, abbattuto durante un’operazione e fatto prigioniero in Germania, e Callum Turner, noto al grande pubblico per aver vestito i panni di Theseus Scamander nella saga di “Animali fantastici e dove trovarli”, che presta invece il volto al maggiore John Egan; proviene dal mondo di Harry Potter anche Anthony Boyle, nella serie il Maggiore Harry Crosby, vincitore di un Laurence Olivier Award per la sua interpretazione di Scorpius Malfoy nella pièce teatrale “Harry Potter e la maledizione dell’erede”.
L’attore irlandese Barry Keoghan, che interpreta il tenente Curtis Biddick, ha già all’attivo numerosi ruoli importanti, per cui è stato premiato con prestigiosi riconoscimenti e candidature, tra cui quella per l’Oscar lo scorso anno con “Gli Spiriti dell’Isola”, mentre Ncuti Gatwa, nella serie il tenente Robert Daniels, si è fatto conoscere dal pubblico dello streaming con la serie Netflix “Sex Education” e attualmente presta il volto all’ultima incarnazione del mitico “Doctor Who”.





Non mancano nel cast i figli d’arte: Sawyer Spielberg, figlio di Steven Spielberg, Nikolai Kinski, figlio di Klaus Kinski, e infine Rafferty Law, figlio di Jude Lawal suo primo ruolo davvero impegnativo; così come “Band of Brothers” portò fortuna ad attori del calibro di James McAvoy, Tom Hardy e Michael Fassbender e “The Pacific” fece apprezzare un giovanissimo Rami Malek, è certo che anche “Masters of the Air” si rivelerà una fucina di giovani talenti.
Questa “serie evento”, così come annunciata da Apple TV+, può a tutti gli effetti, considerarsi come una grande produzione cinematografica, che vede unite le risorse di Amblin Television, Playtone e Apple Studios; alla regia si alternano registi del calibro di Cary Joji Fukunaga (“No time to die”) e Anna Boden (“Captain Marvel”), mentre la scenografia è curata da Jim Barr (“Avengers: Endgame” e “Jurassic World: il dominio”) e i costumi sono firmati da Colleen Atwood, Premio Oscar per “Animali fantastici e dove trovarli”.
Se per certi aspetti, dunque, “Masters of the Air” punta a offrire una nuova, spettacolare prospettiva attraverso cui raccontare la guerra, d’altra parte trova il suo vero punto di forza in una struggente storia d’amicizia e coraggio destinata a trovare posto nel cuore degli spettatori.