Il 17 aprile 1524 l’esploratore italiano Giovanni da Verrazzano scoprì quella che diventò poi la Baia di Hudson dove oggi sorge New York e fu il primo navigatore a costeggiare l’America settentrionale fino alla Nuova Scozia, in Canada. Stava effettuando una spedizione che aveva voluto con forza, convincendo il re di Francia Francesco I (al servizio del quale il toscano lavorava) a finanziare un viaggio di esplorazione per individuare un passaggio a occidente dall’Atlantico al Pacifico. Della baia in cui sorge New York Giovanni da Verrazzano scrisse: “Un sito gradevole situato tra due piccole ma prominenti colline tra le quali scorre al mare un fiume molto grande”.
Durante questa esplorazione, costeggiò per 1.800 chilometri le coste dell’America Settentrionale e infine il 17 aprile scoprì la Baia di Hudson, dove oggi si trova New York e tornò in Europa con la conferma che Amerigo Vespucci aveva ragione e che il Nuovo Mondo era un vero e proprio continente.
Ieri, la metropoli americana ha celebrato il suo “scopritore”, scomparso poi nel 1528 durante un successivo viaggio pare alla volta del Brasile in circostanze poco chiare (qualcuno parlò di una tribù indigena di cannibali, qualcun altro di una tempesta che fece naufragare la nave, altri ancora dell’assalto di una nave spagnola). All’esploratore italiano, originario di Greve nella zona del Chianti, la città di New York dedicò il ponte di Verrazzano (intitolandolo però erroneamente “Verrazano”), che venne inaugurato nel 1964 e collega i due quartieri newyorkesi di Staten Island e Brooklyn.
Alla cerimonia di ieri per i 500 anni della scoperta della baia di New York era presente il vicepresidente della Camera dei deputati, Giorgio Mulè: “Ricordare oggi a New York i 500 anni dell’impresa che portò Giovanni da Verrazzano a scoprire la baia dove sarebbe stata costruita New York significa rilanciare un legame indissolubile tra l’Italia e gli Stati Uniti d’America”.
Per l’occasione, è stato realizzato un docufilm che racconta la storia della scoperta: si tratta di un nuovo docufilm per la Rai e per le televisioni americane intitolato “Giovanni Da Verrazzano: Dal Rinascimento a New York City” (per la regia di Giuseppe Pedersoli), proiettato ieri in anteprima al Paley Center della Grande Mela.
Il docufilm sarà poi proiettato in Italia, in prima nazionale, martedì 23 aprile nel Salone dei 500 di Palazzo Vecchio. Il 24 aprile, poi, sarà inaugurata una mostra sulla Cartografia Mondiale dal ‘300 al ‘500 realizzata con il sostegno del Comitato Nazionale per gli Anniversari della Presidenza del Consiglio, della Regione Toscana, dell’Istituto Geografico Militare Italiano e della Fondazione CR Firenze.
“Il bellissimo docufilm realizzato per questo anniversario – prosegue Mulè – offre i tratti di una personalità che ha cambiato la storia del mondo e ha inoltre il merito di far emergere la figura di un navigatore che fu precursore di quella connessione che avvicina tutti ed elimina le distanze. Grazie a Giovanni da Verrazzano, la storia dell’umanità cambiò, spalancando le porte del mondo al più grande laboratorio di civiltà, al quale gli italiani e gli italoamericani hanno dato, e continuano a dare, un contributo fondamentale”. Conclude infine Mulè: “Cinquecento anni dopo, sono proprio gli italoamericani che con la loro opera quotidiana onorano in perfetta continuità e al meglio qui a New York, e in terra d’America, le gesta e il coraggio di Giovanni da Verrazzano”.
Fonte Agenzia DIRE.it