Sono trascorsi esattamente dieci anni dalla messa in onda della prima stagione di “True Detective”, la serie antologica creata e scritta da Nick Pizzolato che ha segnato una tappa fondamentale per il thriller investigativo, e ora la quarta stagione, “True Detective: Night Country”, il cui primo episodio è disponibile su Sky Atlantic e su Now, promette di rivoluzionare ancora una volta la narrazione del genere crime.
Protagoniste della serie, ambientata nella città immaginaria di Ennis, in Alaska, sono le detective Liz Danvers ed Evangeline Navarro, interpretate rispettivamente da Jodie Foster e Kali Reis: già in passato le due investigatrici hanno lavorato insieme al caso della sparizione di una giovane nativa Inuit, che ha avuto un esito drammatico e segnante per entrambe, e ora si ritrovano a indagare sulla misteriosa sparizione di una squadra di ricercatori in una stazione scientifica.
“Night Country”, il paese della notte del titolo, con le sue temperature artiche e le scarse ore di luce, è ben più di una cornice, condiziona e guida le indagini, come terra inesplorata e disseminata di inquietanti segreti sepolti sotto il ghiaccio, che Danvers e Navarro sono chiamate a far emergere scavando soprattutto dentro se stesse e nel profondo del proprio passato, confrontandosi con paure e ossessioni.
Energica e irruente, la detective Navarro, giovane donna di etnia Inuit, è al centro dell’indagine, supportata da Danvers, sceriffo dal temperamento più pacato ma dalla volontà ferrea, temprata dall’esperienza; accanto a loro ruotano dei personaggi secondari, tratteggiati con grande efficacia: Ted Corsaro (Christopher Eccleston), capo del distretto di cui fa parte Ennis e dunque diretto superiore di Danvers, Hank Prior (John Hawkes), ex sceriffo della città, e Rose Aguineau (Fiona Shaw) insegnante in pensione dalla spiccata sensibilità, particolarmente legata alla spiritualità e alle credenze della terra della notte.
Non manca infatti, nella serie, l’elemento soprannaturale, declinato in uno scenario fortemente simbolico: Issa López, la showrunner di Night Country -per la prima volta, infatti, il creatore di “True Detective” Nick Pizzolato non ha scritto gli episodi della serie- ha dichiarato di aver disseminato di omaggi ad alcuni classici della letteratura e del cinema horror i 6 episodi di questa nuova stagione, primo fra tutti “La Cosa” di John Carpenter.
La López del resto, sceneggiatrice e regista messicana, si è fatta conoscere dal grande pubblico proprio con un horror, “Tigers Are Not Afraid”, che ha riscosso un buon successo internazionale, e ha scritto “Night Country” con un’idea molto precisa dell’impressione che la storia avrebbe dovuto lasciare sul pubblico; se la prima stagione di “True Detective”, con protagonisti Matthew McConaughey e Woody Harrelson, si svolgeva nell’assolata e afosa Louisiana e esplorava in particolare i rapporti di amicizia, contrasto e alleanza fra i personaggi maschili, la quarta stagione è ambientata in un mondo buio e freddo, abitato da personaggi femminili che sviluppano, non senza attriti, una sorellanza destinata a infrangere la coltre di mistero che avvolge la città.
Se finora, dunque, “True Detective” ha raccontato soprattutto un universo di azioni e emozioni al maschile, “Night Country” apre al femminile, con i personaggi principali cuciti sulle due attrici scelte per interpretarli: Kali Reis, ex pugile, interpreta Navarro dopo essere stata la protagonista del thriller “Catch the Fair One”, in cui veste proprio i panni di una campionessa di pugilato alla ricerca della sorella, vittima della tratta di donne nativo-americane; non a caso, la Reis è impegnata nel movimento che lotta proprio contro questi fenomeni di sfruttamento, a cui è particolarmente sensibile essendo lei stessa di origine nativo-americana.
Il personaggio di Danvers, d’altra parte, è stato scritto da López con la collaborazione della stessa Jodie Foster, che, con la sua interpretazione dell’agente FBI Clarice Starling ne “Il Silenzio degli Innocenti” di Jonathan Demme, nel 1991 ha dato vita a un personaggio iconico, di cui lo sceriffo di “Night Country” rappresenta in qualche modo l’evoluzione; Danvers, non a caso, è una detective d’esperienza, una donna compiuta, per quanto tormentata, capace di essere una valida spalla su cui la più giovane Navarro può contare.
Come per le precedenti stagioni, anche la colonna sonora di “Night Country” è firmata dal compositore statunitense T Bone Burnett; la sigla iniziale, che tradizionalmente introduce il tema e le atmosfere della serie, è stata affidata a una grandissima interprete: dopo The Handsome Family, Leonard Cohen e Cassandra Wilson rispettivamente nelle serie 1, 2 e 3, tocca a Billie Eilish e alla sua“Bury a Friend” accompagnare i titoli di testa. A impreziosire ulteriormente la colonna sonora, la partecipazione dell’artista Inuit Tanya Tagaq, specializzata nel canto di gola, tradizione dei nativi nordamericani capace di evocare i cupi racconti del paese della notte.