Vivere non è un gioco da ragazzi: il dramma della droga tra i giovani nella nuova serie di Rai1

La storia di Lele e la sua lotta contro la responsabilità, la colpa e i segreti in una serie televisiva che tocca il cuore del pubblico e invita alla riflessione sulla vita e sulle proprie scelte. Disponibile in anteprima su RaiPlay dal 12 maggio, sarà trasmessa su Rai 1 dal 15 maggio

Nicole Grimaudo e Stefano Fresi, Matilde Benedusi e Riccardo De Rinaldis Santorelli, nella serie tv “Vivere non è un gioco da ragazzi”. ? Giulia Bertini

Nicole Grimaudo e Stefano Fresi, Matilde Benedusi e Riccardo De Rinaldis Santorelli, nella serie tv “Vivere non è un gioco da ragazzi”. ? Giulia Bertini

Vivere non è un gioco da ragazzi” è la nuova serie televisiva in onda su Rai1 dal 15 maggio 2023. Diretta da Rolando Ravello, vede tra i protagonisti Stefano Fresi, Nicole Grimaudo e Claudio Bisio, sarà trasmessa in tre serate, il 15, il 22 e il 23 maggio, alle 21:25.

La serie prodotta da Roberto Sessa (“Mare Fuori”) con la coproduzione di Rai Fiction e Picomedia, dal 12 maggio sarà disponibile in anteprima su RaiPlay.

La trama segue la storia di Lele, un giovane ragazzo di umili origini che frequenta il liceo con i figli dell’élite bolognese e si innamora di Serena, la reginetta della scuola. La sera in cui Lele è invitato in discoteca da Serena e dal suo gruppo di amici, prende una pasticca di Mdma per fare colpo su di lei. In breve tempo, tuttavia, Lele si trova coinvolto nel mondo della droga e delle discoteche, dove si ritrova a rivendere le pasticche per continuare a frequentare Serena. Un giorno, Lele vende una pasticca al suo amico Mirco, che viene trovato morto il giorno successivo a causa della droga. Lele è convinto di essere il responsabile della morte di Mirco, e questo lo costringe ad affrontare un calvario personale che stravolgerà il suo rapporto con amici, familiari e Serena stessa.

La serie affronta il tema della responsabilità, il giovane Lele è costretto a fare una scelta adulta con grandi implicazioni etiche: è meglio pagare per le proprie colpe o nasconderle? La storia è un dramma che coinvolge molte persone, non solo i ragazzi, ma anche gli adulti. È un gioco spietato, in cui Lele e il suo gruppo di amici si trovano stretti fra forze troppo grandi per loro, le indagini di un poliziotto ambiguo, le minacce di una banda criminale, le ansie delle famiglie e i tormenti della coscienza.

La serie mostra come la droga sia solo uno dei tanti mezzi per fuggire da sé stessi e dalle proprie emozioni. Il tema della fuga, della colpa, della responsabilità e dei segreti sono al centro della storia di formazione che coinvolge giovani e adulti. La serie ha molte svolte e colpi di scena, ma sempre ispirati alla verità della vita quotidiana, con la speranza di far riflettere sulle conseguenze delle proprie azioni e delle proprie emozioni.

“Vivere non è un gioco da ragazzi” è una serie televisiva che tratta un tema molto attuale e delicato, quello della droga tra i giovani. La storia è ispirata alla realtà e mostra come le scelte sbagliate possano avere conseguenze drammatiche sulla vita delle persone. La serie, quindi, rappresenta un’occasione per fare riflessioni importanti sulla responsabilità, sulla verità e sull’importanza di accettare le proprie emozioni per poter crescere.

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