“Gioco di ruolo”: le identità segrete di Kaley Cuoco nella nuova spy story targata Prime Video

L’attrice di “The Big Bang Theory” interpreta un letale sicario che nasconde il suo vero lavoro alla famiglia; nel cast anche David Oyelowo, Bill Nighy e Connie Nielsen

Kaley Cuoco e Bill Nighy in “Gioco di ruolo”

Kaley Cuoco e Bill Nighy in “Gioco di ruolo”

Il cinema ha declinato il tema della doppia identità in innumerevoli film, appartenenti a generi diversi; da adrenaliniche pellicole action a spy stories di impianto classico, lo svelamento della vera natura dei protagonisti, spesso celata da un’identità di copertura rispettabile ma poco affascinante, rappresenta il punto cruciale della trama, il colpo di scena che determina l’originalità del racconto, facendolo svoltare verso prospettive inattese, e che mantiene alta l’attenzione degli spettatori, coinvolti nel gioco delle parti.

La più recente declinazione di questa materia narrativa, non a caso, si intitola proprio “Gioco di ruolo”, pellicola firmata da Thomas Vincent disponibile su Prime Video; al centro dell’intreccio c’è il personaggio di Emma Brackett, a cui presta il volto Kaley Cuoco, impegnata a vivere una doppia vita: da madre di famiglia in una casa di periferia nel New Jersey a sicario professionista in contesti internazionali ad alto tasso di adrenalina passa una notevole differenza, ma Emma riesce a tenere le sue diverse identità nettamente separate, tanto che nemmeno il marito Dave, interpretato da uno spassoso David Oyelowo, è al corrente della verità e non sospetta minimamente che la madre dei suoi bambini, Caroline (Lucia Aliu) e Wyatt (Regan Bryan-Gudgeon), possa nascondere un segreto di questa portata.

Piuttosto, Dave si preoccupa di vivacizzare il ménage matrimoniale un po’ fiacco proponendo a Emma uno stuzzicante gioco di ruolo: per una sera i due fingeranno di non conoscersi e di incontrarsi “casualmente” in un locale, flirtando spudoratamente. Emma si lascia coinvolgere nella proposta, ma il lavoro intralcia il romantico piano, poiché nel corso della serata speciale della coppia un uomo misterioso interrompe il gioco di ruolo; si tratta di Bob Kellerman, interpretato da Bill Nighy, che ben conosce la reale professione di Emma e la costringe a scappare e a tornare a vestire i panni di sicario, dal momento che si ritrova braccata da un plotone di criminali, nonché dalla polizia.

A questo punto, a Dave non resta che tentare di ricostruire le tracce lasciate da sua moglie: a svelargli la verità, tra gli altri, l’agente Gwen Carver, interpretata da Connie Nielsen; venuto così a conoscenza del “lato oscuro” di Emma, l’uomo, sebbene scioccato da una verità tanto sconvolgente, decide di cercarla e aiutarla a sfuggire ai suoi inseguitori.

L’impresa richiede coraggio, determinazione e una buona dose di ironia: il regista Thomas Vincent e lo sceneggiatore Seth W. Owen, infatti, sono stati abilissimi nell’intrecciare alla suspense del thriller e ai ritmi dell’action, la leggerezza della commedia: a incarnare alla perfezione questa contaminazione di generi è Kaley Cuoco, che dopo il successo di “The Big Bang Theory” ha dato prova di grande versatilità e di una inaspettata propensione per le spy stories, con le due stagioni de “L’assistente di volo – The Flight Attendant”, e per il crime, con “Based on a True Story”, serie targata Peacock ancora inedita in Italia, in cui si raccontano le disavventura di una coppia appassionata di podcast true crime che resta coinvolta in alcuni pericolosi casi di omicidio; lo show ha riscosso un enorme successo negli Stati Uniti, tanto da essere già confermato per una seconda stagione.

Tra gli illustri predecessori di “Gioco di ruolo”, anche per la leggerezza con cui viene trattato il tema, senza ombra di dubbio c’è il film “True Lies”, action comedy del 1994 firmato da James Cameron, con Arnold Schwarzenegger e Jamie Lee Curtis; anche in questa pellicola il protagonista nasconde la sua vera identità di agente segreto a moglie e figlia, fingendosi un rivenditore di computer decisamente poco incline all’avventura. Quando però la vita familiare va in crisi, a ravvivare la situazione arriva la sconcertante verità, con il coinvolgimento di tutta la famiglia in un caso di contrabbando di armi nucleari.

Non sono molte, invece, le pellicole dello stesso genere con una protagonista femminile; in “Nikita”, piccolo gioiello di Luc Besson del 1990 con una meravigliosa Anne Parillaud, i toni del racconto sono decisamente drammatici: la protagonista è una ex tossicodipendente condannata all’ergastolo per l’omicidio di un poliziotto, addestrata come sicario e costretta a vivere nascondendo la propria identità anche all’uomo che ama, pena la morte.

Nella serie “Alias” invece, realizzata tra il 2001 e il 2006, J.J. Abrams mescola sapientemente action, spionaggio e fantascienza: nelle prime stagioni, in particolare, la protagonista, interpretata da Jennifer Garner, tiene celata a familiari e amici, tra cui un esordiente Bradley Cooper, la verità circa il proprio lavoro di agente CIA, impegnata in pericolose missioni in giro per il mondo.

Alla nuova pellicola targata Prime Video spetta dunque il compito di stravolgere ancora una volta le regole del “gioco di ruolo” delle spie al cinema, grazie a una nuova protagonista che conquisti il pubblico con la forza delle proprie attitudini letali e, soprattutto, della propria ironia.

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