“Red”: un gigantesco panda rosso per raccontare l’adolescenza

Arriva l’11 marzo su Disney Plus il nuovo lungometraggio targato Disney Pixar che racconta le disavventure della tredicenne Mei, alle prese con un’ingombrante, divertentissima trasformazione

Red. ? © 2022 Disney/Pixar

? © 2022 Disney/Pixar

L’adolescenza, si sa, è un periodo complicato, costellato di cambiamenti, contrasti con i genitori e turbamenti emotivi: a raccontare con ironia e originalità il temuto passaggio all’età adulta, arriva il coming-of-age “Red”, film d’animazione targato Disney Pixar scritto e diretto dalla regista Domee Shi, premio Oscar per il cortometraggio animato “Bao” del 2018.

Il film, disponibile su Disney Plus a partire dall’11 marzo, ha come protagonista Meilin “Mei” Lee, tredicenne di origini cinesi che vive a Toronto; Mei trascorre le sue giornate tra famiglia, scuola e amici, con cui condivide la sconfinata passione per la boy band dei 4*Town, ma soprattutto prova a trovare un equilibrio nel tumultuoso cambiamento che la sta investendo, difficile da comprendere e controllare. La ragazzina, infatti, è una studentessa diligente e brillante, controllata da una madre fin troppo protettiva, ma dentro di lei si sta facendo spazio una giovane donna ribelle, che crea un certo scompiglio e lotta per emergere. Tenere a bada emozioni e sbalzi d’umore non è semplice, soprattutto dopo aver scoperto la connessione speciale che le donne della famiglia hanno con il grazioso panda rosso cinese: a causa di un sortilegio, infatti, Mei si trasforma in un gigantesco esemplare del fulvo animale ogni volta che non riesce a tenere a bada la propria emotività.

Il racconto della “tempesta adolescenziale”, dunque, si preannuncia spassoso e, allo stesso tempo, ricco di spunti di riflessione, com’è proprio dello stile Pixar: “Red” è il 25° lungometraggio degli Studios -originariamente compartimento della Lucasfilm di George Lucas, poi acquisiti da Steve Jobs nel 1986 e passati alla Walt Disney Company nel 2006-, che si distinguono per la capacità di parlare attraverso le loro storie a un vasto pubblico, offrendo con la giusta dose di ironia un’interpretazione efficace di tematiche complesse, legate alla dimensione emotiva, alle diverse fasi della vita e al passaggio dall’una a all’altra, con la presa di coscienza della propria identità. “Red”, in particolare, rappresenta un punto di svolta importante per il fatto di essere il primo lungometraggio Pixar scritto e diretto da una donna, Domee Shi, che ha già mostrato grande sensibilità narrativa nel pluripremiato corto “Bao”, anch’esso disponibile sulla piattaforma Disney, in cui si racconta un aspetto delicato e commovente della maternità; la Shi, nella conferenza stampa di presentazione di “Red” svoltasi al The Space Cinema Moderno di Roma, ha evidenziato quanto la storia di Mei sia in parte autobiografica e rispecchi il rapporto della regista con sua madre, in un contesto educativo teso tra tradizione, rappresentata dalla famiglia di origini cinesi, e innovazione, portata dal contesto multiculturale e metropolitano della città di Toronto.

Mei è combattuta tra il rimanere una figlia disciplinata e accettare la propria natura caotica e irrazionale; del resto per molte donne il rapporto madre-figlia è quello più formativo, proprio perché è carico di emozioni”, ha affermato la regista; la scelta di evidenziare l’esplosione dell’emotività nell’adolescenza attraverso la trasformazione in un gigantesco panda rosso evidenzia un messaggio di fondamentale importanza: “Questo animale è metafora di purezza (…), il colore rosso di rabbia, di desiderio e di imbarazzo, tutti sentimenti che si esaltano nel momento in cui si entra in questa fase della crescita e che vanno accolti, perché se si reprimono non si avrà un rapporto sano con se stessi e con il mondo”.

Domee Shi ha inoltre sottolineato come nella fase adolescenziale sia ancora molto forte il desiderio di omologazione tra ragazze e ragazzi, nonostante le giovani generazioni si dimostrino più aperte, più inclini all’accettazione della diversità rispetto al passato recente: la storia di Mei è ambientata in una metropoli dei primi anni 2000 e ne rappresenta una testimonianza, sia per lo stile narrativo con cui è tratteggiata, per cui la Shi si è ispirata ai registi Edgar Wright, “per il suo combinare in modo meraviglioso elementi visivi provenienti da culture diverse”, e Wes Anderson, “per il suo uso dei colori, della composizione delle inquadrature”, sia per la lingua, lo “slang” metropolitano della fine degli anni ’90, e infine per il coinvolgente corredo musicale.

La colonna sonora del film, firmata dal compositore premio Oscar Ludwig Görasson (Black Panther, The Mandalorian), vede la partecipazione di Billie Eilish e di suo fratello Finneas, autori di tre brani tra cui “Nobody like U” dei 4*Town, il gruppo per cui Mei e i suoi amici hanno una vera e propria ossessione. Se nella versione originale le voci della band sono di Jordan Fisher, Finneas, Topher Ngo, Grayson Villanueva e Josh Levi, nella versione italiana le canzoni dei 4*Town sono state affidate a Manuelito “Hell Raton”, Baltimora, Versailles e Karakaz, visti all’ultima edizione di X Factor, con la partecipazione del gamer Moonryde; cameo nel doppiaggio per Ambra Angiolini e Sabrina Impacciatore.

Tra riviste per ragazzi dai colori fluo traboccanti di stickers, tamagotchi e sonorità tipiche di boy band quali *NSYNC e Backstreet Boys, “Red” strizza l’occhio agli over 30, ma parla al pubblico di tutte le età, per lanciare un messaggio forte, di accettazione di sé, della propria emotività e del proprio corpo: insomma, grandi e piccini, esibite con orgoglio il panda gigante rosso che è dentro di voi… e forse anche fuori!

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