La figura di Giacomo Leopardi, uno dei più grandi poeti italiani, è al centro della miniserie “Leopardi – Il poeta dell’infinito”, in onda su Rai 1 il 7 e l’8 gennaio 2025. Questo progetto ambizioso, diretto da Sergio Rubini, segna la sua prima incursione nel mondo della regia televisiva.
Una produzione che, pur restando fedele ai fatti storici, propone una lettura innovativa e vivace della vita e dell’opera di un uomo che, con i suoi versi, ha saputo scuotere le emozioni e le riflessioni dei suoi contemporanei e che, a distanza di secoli, continua a essere un punto di riferimento per la cultura moderna.
La miniserie è una coproduzione di Rai Fiction, IBC Movie, Rai Com e Oplon Film, sostenuta da Apulia Film Commission e Marche Film Commission, che si sviluppa in diverse location italiane. Le riprese si sono svolte a Recanati, nelle Marche, ma anche in altre città significative per la biografia di Leopardi, come Bari, la Puglia, Mantova, Torino, Roma, Napoli e Bologna, offrendo uno spaccato visivo ricco e articolato del contesto storico e geografico che ha plasmato il pensiero e l’opera del poeta.
Rubini, nelle sue dichiarazioni, sottolinea l’importanza di un Leopardi che non si limita ad essere l’immagine di un erudito introverso, ma emerge piuttosto come un giovane prodigio con un forte desiderio di vivere intensamente, di esplorare la vita in tutte le sue forme. “Il motore che muove Leopardi e la sua poetica è l’incontenibile amore per la vita”, afferma il regista, che ha cercato di trasmettere il contrasto tra la sua spinta vitale e il pessimismo che segna la sua riflessione filosofica.
Il Leopardi che Rubini porta sullo schermo è un uomo assetato di libertà, amore e bellezza, disposto a mettere in discussione ogni forma di autorità e convenzione sociale, dalla famiglia al conformismo del suo tempo.
Il protagonista della miniserie è Leonardo Maltese, giovane attore già noto per le sue interpretazioni in film come “Rapito” di Marco Bellocchio e “Il signore delle formiche” di Gianni Amelio, per i quali ha ricevuto il Premio Guglielmo Biraghi ai Nastri d’Argento 2023. Maltese interpreta un Leopardi vivace e affascinante, distante dall’immagine stereotipata di un poeta rinchiuso nella propria sofferenza.
Accanto a lui, un cast di attori di grande esperienza, tra cui Alessio Boni, nei panni del padre austero Monaldo Leopardi, Valentina Cervi, che interpreta la madre Adelaide Antici, e Giusy Buscemi, nel ruolo di Fanny Targioni Tozzetti, l’amata aristocratica che rappresenta uno degli amori più importanti della vita del poeta.
Nel percorso che la serie traccia, una parte centrale è occupata dall’amicizia tra Leopardi e Antonio Ranieri, interpretato da Cristiano Caccamo, che rappresenta una delle figure più significative nella vita del poeta. Ranieri, amico fedele e intellettualmente affine, diventa per Leopardi un punto di riferimento e un sostegno, così come la figura di Pietro Giordani, mentore del poeta, interpretato da Fausto Russo Alesi.
Leopardi, con la sua visione disincantata eppure affascinante della vita, è stato un pensatore profondo che ha saputo influenzare il Risorgimento italiano con le sue riflessioni politiche. Non solo poeta romantico, ma anche filosofo e un precursore dell’esistenzialismo, Leopardi ha affrontato temi universali come la ricerca di senso e la tensione tra desiderio e realtà, che risuonano ancora oggi.
La miniserie, scritta da Carla Cavalluzzi, Angelo Pasquini e Sergio Rubini, mira a restituire una visione completa e complessa di Leopardi, portando alla luce anche il lato umano e passionale di un uomo spesso visto come distante o enigmatico. La fotografia di Fabio Cianchetti e la scenografia di Francesco Frigeri contribuiscono a ricreare l’atmosfera dell’epoca, mentre i costumi di Maurizio Millenotti e il montaggio di Giogiò Franchini completano un quadro visivo che arricchisce il racconto.
“Leopardi – Il poeta dell’infinito” rappresenta un’importante occasione per riscoprire un autore che, ancora oggi, offre spunti di riflessione sulla condizione umana, sulla libertà individuale e sulle tensioni politiche e sociali. Con la sua profondità e attualità, la figura di Leopardi si presenta come un antidoto alle incertezze della nostra società, invitando lo spettatore a riflettere sulle sfide e le aspirazioni che definiscono ogni epoca.
































