A Sassari apre la Stazione di Posta di via Duca degli Abruzzi, un nuovo presidio dedicato alla presa in carico coordinata e continuativa delle persone più vulnerabili. Il progetto, finanziato dal Pnrr nell’ambito della missione “Inclusione e Coesione” e gestito dal Gruppo Ali di Cagliari, rappresenta una tappa importante nel percorso avviato dal Comune di Sassari insieme ai Comuni del Plus dell’ambito territoriale di Sassari, Porto Torres, Sorso e Stintino, per costruire una rete stabile di servizi sociali integrati.
Durante l’inaugurazione, alla presenza del sindaco Giuseppe Mascia e dell’assessora alle Politiche e servizi di coesione sociale e Pari opportunità, Lalla Careddu, è stato illustrato il funzionamento del nuovo centro. «Sarà un presidio per il contrasto alla povertà e la costruzione di percorsi di inclusione», ha dichiarato Careddu, sottolineando come la Stazione di Posta rappresenti l’evoluzione naturale di un sistema di interventi avviato negli ultimi anni.
Mascia ha richiamato l’attenzione sulla dimensione territoriale più ampia: «L’ambito di Sassari, Porto Torres e Stintino conta circa 160mila abitanti, di cui oltre 1.100 persone senza fissa dimora e 7.700 nuclei familiari presi in carico per misure di sostegno al reddito». Un quadro che, secondo il sindaco, impone di coniugare lo sviluppo urbano con una visione sociale di lungo periodo: «Una comunità solidale e attenta a chi sta ai margini è davvero in grado di pianificare con serietà il proprio futuro».
Il nuovo centro offrirà servizi di prima accoglienza e orientamento a persone senza dimora, stranieri in transito, ex detenuti e chi vive in condizioni di grave marginalità. Come spiegato dal dirigente del settore Servizi sociali, Toni Solinas, e dal responsabile del progetto, Alberto Puglia, un’équipe multidisciplinare composta da psicologo, educatore e assistente sociale garantirà un front office quotidiano, la definizione di progetti personalizzati e l’attivazione della residenza anagrafica virtuale. Tra i servizi previsti vi sono docce, lavanderia, guardaroba, deposito bagagli, distribuzione di beni di prima necessità, mediazione culturale e linguistica, oltre a supporto per l’orientamento al lavoro e alla formazione, grazie al raccordo con l’Asl e il Centro per l’impiego.
La Stazione di Posta si inserisce in una rete di interventi che comprende il segretariato sociale, il pronto intervento sociale, le strutture di housing temporaneo, i dormitori comunali e quelli gestiti da realtà come Caritas e Gruppo Vincenziano. Un secondo centro, anch’esso finanziato dal Pnrr, aprirà a breve in via Frassetto e ospiterà, oltre ai servizi già previsti, un piccolo dormitorio da sei posti per i casi più urgenti. «Si prevede la presa in carico di circa 90 persone l’anno», ha concluso Careddu, «con un approccio integrato che unisce bisogni materiali e accompagnamento socio-educativo».
































