Fondata nel 1979 con il nome di TT Libertas Sassari, l’attuale Tennistavolo Sassari raccoglie l’eredità di una lunga tradizione pongistica cittadina. Le sue radici affondano nel CUS Sassari, nato nel 1977 da una costola dello Sporting Club Sassari, pioniere del tennistavolo sassarese fin dal 1971. Il CUS ha rappresentato per anni un punto di riferimento a livello regionale e nazionale, e oggi il Tennistavolo Sassari, in stretta collaborazione con la Libertas Ping Pong Monterosello, costituisce l’unica realtà strutturata in città. Negli ultimi dieci anni ha avviato un processo di rinnovamento che l’ha portata a consolidarsi tra le società più attive a livello nazionale.
Un percorso culminato a inizio maggio con la conquista del primo scudetto nella Serie A1 maschile. La squadra, pensata inizialmente per raggiungere una salvezza tranquilla, ha sorpreso tutti scalando progressivamente la classifica. Dopo l’accesso ai playoff, ha superato due confronti molto combattuti: la semifinale contro la Marcozzi Cagliari e la finale contro Messina, centrando così uno storico risultato.
Il successo della prima squadra è solo una parte di un progetto più ampio. Oggi Tennistavolo Sassari partecipa a dieci campionati nazionali, tra cui A1 maschile e femminile, A2 femminile, B2 e C1 maschili, e A2 paralimpica. Complessivamente, circa 150 atleti sono coinvolti nell’attività agonistica. I corsi sono aperti a tutte le fasce d’età, con un’attenzione particolare all’inclusione: lo slogan scelto, “attività da 5 a 99 anni”, riflette l’intento di offrire opportunità sia a chi vuole avvicinarsi allo sport sia a chi pratica a livello agonistico, compresi atleti paralimpici.
Il rinnovamento è passato anche attraverso un investimento nello staff tecnico. Alla guida c’è il maestro Provas Mondal, supportato da un’équipe articolata: Elena Rozanova, Ana Brzan ed Elena Musio seguono i settori addestramento e amatoriale, mentre Marco Dal Fabbro e Guido Spano lavorano con il settore paralimpico fisico. Pierpaolo Idini coordina l’attività per disabilità intellettiva ed è anche presidente della Libertas Ping Pong Monterosello, con cui l’associazione condivide diversi progetti a carattere sociale.
Parallelamente alla crescita sportiva, il Tennistavolo Sassari ha avviato un percorso anche sul piano economico e gestionale. È di due anni fa l’adesione al Circuito SardexPay, dopo aver ricevuto la proposta di una sponsorizzazione in crediti Sardex che altrimenti non sarebbe arrivata. Intuendo quindi tutte le potenzialità del circuito la scelta di aderire è apparsa da subito congruente con il percorso della società.
Sardex coerente con i suoi valori e riconoscendo il ruolo fondamentale che hanno nelle comunità le associazioni del terzo settore, ha voluto in occasione dei 15 anni del circuito, premiare Tennistavolo Sassari e proprio in questa occasione abbiamo incontrato il presidente Marcello Cilloco per approfondire il valore di questa esperienza.
Oggi l’associazione utilizza i crediti prevalentemente per coprire spese legate a ospitalità e ristorazione, con collaborazioni attive con diverse attività aderenti. A Sassari, tra i partner ci sono il Pegasus Hotel, la Dimora di Charme Angioy 18, il Covo del Conte e Il Vecchio Mulino; a Cagliari, l’hotel Ulivi e Palme e il ristorante Nero Carbone. Una rete che ha consentito di alleggerire i costi e costruire relazioni economiche durature e basate sulla fiducia.
Lo sguardo è ora rivolto al futuro, con l’intenzione di rafforzare ancora di più l’attività agonistica, puntando sia sui giovani che sul settore paralimpico. Il circuito Sardex, secondo il presidente, potrà accompagnare questo percorso, offrendo strumenti e nuove opportunità di collaborazione. Proprio in questa direzione si stanno orientando i prossimi passi della società, per integrare ancora meglio l’economia collaborativa del circuito nella vita quotidiana del club.
Tennistavolo Sassari rappresenta così un esempio di come una realtà sportiva possa crescere non solo grazie ai risultati in campo, ma anche attraverso modelli economici alternativi, capaci di generare valore sul territorio e costruire legami solidi all’interno della comunità.