I giovani amano comunicare, sanno comunicare, utilizzano canali ad hoc ed una comunicazione in continua evoluzione nei supporti e nel linguaggio. Ma, soprattutto, i giovani hanno qualcosa da dire. La questione di genere ha scoperchiato un rigoglioso vaso di Pandora che ha messo in luce posizioni differenti supportate da tesi concrete, opposte o coincidenti, alimentate da una grande consapevolezza e dal positivo scambio fra la platea Young e il relatore chiamato ad incontrarla, più che a moderarla.
Le attività ed il dibattito scaturito nel corso dello svolgersi dell’incontro con gli studenti del Liceo Azuni di Sassari – inserito nel quadro della terza edizione del Work Academy Sardegna e incentrato sul Mestiere di Scrivere La scrittura giornalistica e la comunicazione digitale — hanno evidenziato una consapevolezza ed una padronanza degli strumenti e del linguaggio che nulla hanno a che fare con il pregiudizio sulla new generation.
Supportati dalla dinamica esperienza del professor Gian Piero Farena, 40 studenti delle terze classi dello storico liceo cittadino sassarese hanno prima ascoltato l’esperienza umana, professionale e lavorativa del relatore chiamato a confrontarsi con loro – il giornalista professionista Giovanni Dessole – intervenendo poi in più battute e a spron battuto per scavare a fondo attorno al giornalismo come mestiere e concetto, alle norme che lo regolano, allo scrivere e all’accesso alla professione, alle modalità di scrittura riferibili ai vari social, alla trappola fake news e agli strumenti con cui oggi, il giovane lettore si rapporta quotidianamente come chat, post, blog & Co.
Comunicare significa scambiare informazioni in varia forma. Significa scrivere. Significa postare. Significa, anche, dibattere. Ed è nel dibattuto che l’incontro vive il suo momento più alto e partecipato. Perché quando a partire da un “dettaglio linguistico e grammaticale”, l’attenzione si sposta sull’attualità della questione di genere, le ragazze e i ragazzi non si tirano indietro, controbattono, restano fermi su posizioni valide, a dispetto dell’età e di un rapporto relatore – studente che (fortunatamente) non li ha né limitati né intimoriti e, anzi, li ha stimolati ad un reale sfruttamento dell’opportunità e degli strumenti.
L’esercitazione pratica, realizzazione di un post Instagram chiamato a raccontare l’esperienza laboratoriste vissuta fra immagine scattata ad hoc, testo e hashtag, elaborazione di un tweet sul medesimo tema e stesura di un comunicato stampa, hanno certificato quanto immaginato: i social network sono un mondo giovane, lo scrivere non spaventa, le regole “educano allo scrivere ma ingabbiano”. La creatività però spunta fuori. La ragione è tutt’altro che assonnata: non genera mostri, ma sogni concreti, delicati e realizzabili.
L’appuntamento è stato realizzato grazie all’UnionCamere Sardegna (Camera di Commercio di Sassari, Camera di Commercio di Nuoro, Camera di Commercio di Cagliari e Oristano e Fondazione di Sardegna. Ideazione e organizzazione Le Ragazze Terribili Soc. Coop. Prossimo appuntamento con gli studenti del liceo “De Castro” di Terralba.
Grazie a Sara, Francesca, Lara ed Elena Maria della 3ª A; Giulia, Miriam e Viola della 3ª B; Erica, Martina, Claudio, Adele e Maria Teresa della 3ª C; Emma, Sofia, Marta, Alberto, Grazia, Marta, Carola, Paolo, Antonio, Manuela, Enrico, Carlotta e Giulia della 3ª D; Ginevra, Andrea, Milton, Marco, Sofia, Iana e Bianca Francesca della 3ª E; Danny, Emanuele, Tullio, Marianna e Morgana della 3ª F; Ilaria, Sofia ed Elisabetta della 3ª G.