Con il patrocinio del Comune di Sassari, il 20 ottobre ha preso avvio in città la campagna muraria legata al nuovo progetto dell’Associazione Culturale Donne+Donne, che proseguirà fino al 3 novembre per poi spostarsi a Sorso dal 4 novembre, dove resterà attiva per 28 giorni. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con la Fondazione di Sardegna e con due istituti scolastici del territorio scelti come scuole “pilota”: l’Istituto Comprensivo Statale di Sorso-Sennori e l’Istituto Tecnico Industriale “G.M. Angioy” di Sassari.
La selezione di questi due istituti, che accolgono studenti provenienti da tutto l’hinterland sassarese, risponde all’intento di coinvolgere un ampio numero di adolescenti in un percorso di sensibilizzazione e ascolto. «Fino ad oggi le nostre attività si sono concentrate sull’informazione e la prevenzione del tumore mammario» — spiega Daniela Cermelli, presidente dell’Associazione Donne+Donne — «oggi vogliamo affrontare un aspetto troppo spesso trascurato: come comunicare ai figli la propria malattia, uno dei momenti più difficili per le donne che ricevono una diagnosi di tumore al seno».
Il progetto mira a portare attenzione su una realtà ancora poco riconosciuta: il ruolo e il vissuto dei figli adolescenti delle donne colpite da tumore al seno. In Italia, il 6,6% degli adolescenti tra i 15 e i 24 anni è considerato young caregiver, ovvero giovani che si prendono cura di un familiare malato, spesso senza un adeguato supporto istituzionale. A differenza di altri paesi europei, nel nostro Paese non esistono ancora leggi o programmi specifici di sostegno per questa fascia di popolazione.
Dalle testimonianze raccolte dalle donne e dai loro figli, insieme ai dati disponibili a livello nazionale, emerge la complessità dell’impatto psicologico che la malattia materna può avere sugli adolescenti, spesso i membri più vulnerabili della famiglia. Le conseguenze possono manifestarsi in varie forme: distress emotivo, ansia generalizzata, depressione, aggressività, isolamento sociale (Hikikomori), disturbi del sonno e dell’alimentazione, fino a difficoltà scolastiche e rischio di abbandono.
“Oggi mamma mi ha detto… Ho un tumore al seno!” nasce proprio per dare spazio a queste “voci silenziose”. Gli studenti coinvolti sono invitati a esprimere la propria esperienza attraverso linguaggi artistici, letterari o multimediali, con il supporto di insegnanti, psicologi e artisti. L’obiettivo è costruire un percorso condiviso di ascolto, consapevolezza e comunicazione tra generazioni.
L’Associazione Donne+Donne lancia infine un appello ad altre scuole, circoli e associazioni giovanili del territorio affinché aderiscano all’iniziativa, contribuendo ad ampliare il dibattito e a creare una rete di sostegno per le famiglie e per i giovani caregiver che vivono l’esperienza della malattia in casa.



































