Al Liceo Musicale Azuni di Sassari il Festival di Musica Acusmatica

Organizzato dal Liceo e dall’associazione “Amici della Musica” di Cagliari dal 20 al 22 dicembre, l'evento ha proposto esibizioni di musica elettroacustica, fissata su un supporto audio e diffusa tramite l’acousmonium, ovvero un insieme di casse acustiche

Festival di Musica Acusmatica, il professor Marco Dibeltulu presenta la sua esibizione agli spettatori

Il professor Marco Dibeltulu presenta la sua esibizione agli spettatori

Sassari. Sono stati tre giorni di grande curiosità e interesse per appassionati, docenti e studenti quelli del Festival di Musica Acusmatica, organizzato da martedì 20 a giovedì 22 dicembre dal Liceo Musicale Azuni di Sassari e dall’associazione “Amici della Musica” di Cagliari diretta dal compositore Lucio Garau.

Nell’auditorium dell’istituto, in via De Carolis, il primo interprete ad esibirsi è stato Marco Dibeltulu, compositore elettroacustico e docente di tecnologie musicali del Liceo Musicale Azuni, che ha eseguito musiche di sua composizione e di Bernard Fort, François Bayle e Jean-Claude Risset.

Nella seconda giornata è stata la volta di Riccardo Sarti, programmatore e docente di informatica musicale al Conservatorio di Sassari, che ha proposto musiche di Paolo Pastorino, Simone Faraci, Iannis Xenakis, Marcelle Deschenes e Dennis Smalley.

A chiudere il programma è stato Paolo Pastorino, compositore elettroacustico e docente di multimedialità al Conservatorio di Cagliari, esecutore di musiche degli autori Giovanni Magaglio, Bernard Parmegiani, Marc Favre, Lucio Garau e Christian Zanesi.

Quella acusmatica è un genere di musica elettroacustica fissata su un supporto audio e creata per essere diffusa tramite altoparlanti, talvolta definita “cinema per le orecchie”. Il termine “acusmatica” è stato utilizzato per la prima volta dal compositore francese Pierre Schaeffer e deriva dalla parola greca “akusmatikoi”, che nella scuola pitagorica indicava la pratica dei discepoli di ascoltare le parole di Pitagora dietro un velo per non essere distratti dalle immagini e potersi così concentrare sulla sua voce.

Nella musica acusmatica il velo è rappresentato dall’altoparlante e il suono viene diffuso dall’acousmonium, detto anche “orchestra di altoparlanti”, che è un insieme di casse acustiche. L’interprete acusmatico diffonde la musica attraverso dei potenziometri, curando le sfumature e i contrasti e controllando l’intensità e la densità del suono, da una consolle collocata al centro della platea in una sala tenuta nella semioscurità per favorire la concentrazione del pubblico.

In occasione del festival sassarese è stato inaugurato il sistema 8.1ALMA, l’acousmonium del Liceo Musicale Azuni, definito così dal professor Dibeltulu d’accordo con i suoi studenti. “Si tratta di un sistema di proiezione sonora composto da otto altoparlanti identici più un subwoofer per le frequenze gravi – spiega il docente – disposto intorno agli ascoltatori per fare in modo che vivano un’esperienza sonora immersiva e coinvolgente. Il termine “alma” non è casuale, infatti ci piace pensare che attraverso questo strumento le vibrazioni sonore possano raggiungere l’anima stessa di chi ascolta”.

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