La Zurich Connect Supercoppa 2019 è della Dinamo Sassari

Foto Luigi Canu

La stagione 2019/20 della Serie A di basket è iniziata esattamente come era terminata la stagione 2018/19: con la sfida tra la Dinamo Banco di Sardegna Sassari e l’Umana Reyer Venezia. Le due squadre si sono, infatti, ritrovate una davanti all’altra, a tre mesi di distanza dalla finale Scudetto, nella finalissima della Zurich Connect Supercoppa 2019. L’epilogo, però, è stato diverso, con la vittoria della Dinamo, per 83-80 dopo un tempo supplementare, e lo sventolio delle bandiere dei 4 mori al PalaFlorio di Bari.

Dal +20 di inizio terzo quarto al -2 di quando mancavano 44” dalla fine della quarta frazione. Come al solito, un turbinio di emozioni per i tifosi biancoblù presenti nel palazzetto pugliese e per quelli incollati a televisori e computer da Sassari. Fino all’emozione sempre più bella, quella del capitano che alza il trofeo. Anche altri due riconoscimenti in casa Dinamo: a Michele Vitali quello di miglior difensore e a Curtis Jerrells quello di mvp.

Dopo le prima battute di “ambientamento”, la Dinamo si mostrava subito decisa ed efficace, con Pierre e Bilan a trascinarla. Una buona difesa dava ai biancoblù la possibilità di distendersi in contropiede, di contro la Reyer appariva piuttosto imprecisa. A 2’28” dalla prima sirena, il Banco toccava il +12, sul 16-4. Dopo circa 1’ il veneziano Daye, a cui era stato fischiato prima un antisportivo e poi un tecnico, doveva abbandonare la contesa e Sassari approfittava subito con un libero messo a segno da McLean ed una tripla di Jerrells, per il 20-6, quando mancavano 1’14” al termine del primo quarto. La sirena suonava poi sul 22-11 sassarese.

Il secondo periodo si apriva con un’altra tripla di Jerrells, poi seguivano un po’ di errori da una parte e dall’altra. Nella seconda metà della frazione la Dinamo aveva un nuovo guizzo, ancora con Jerrells (autore anche di un incredibile gioco da 4 punti), Bilan e McLean e trovava il massimo vantaggio a 23” dall’intervallo, sul 41-22. Si andava negli spogliatoi per la pausa lunga sul 41-24.

Al rientro in campo subito una tripla di Spissu per il +20, poi la Dinamo perdeva smalto, mentre Venezia, trascinata prima da Tonut e poi da un sontuoso Chappell, risaliva pian piano la china. A 5’16” dalla terza sirena il vantaggio biancoblù era dimezzato (47-37), ma la Reyer non si accontentava e continuava a premere sull’acceleratore e rimontare. A 45” Chappell infilava la tripla del -5, 48-53, poi il periodo si chiudeva con un sussulto della Dinamo, che allungava di nuovo sul 58-48.

Nella quarta frazione, Filloy e Bramos si univano a Chappell e continuavano la folle rincorsa lagunare. La Dinamo provava a non mollare, ma aveva meglio la veemenza di Venezia. A metà quarto il punteggio era in perfetta parità, 60-60. Tutto da rifare. Le due squadre rimanevano incollate, il Banco rimetteva il naso avanti con Pierre, ma poco dopo era Filloy a dare il vantaggio ai suoi (69-67). McLean firmava il pareggio a 30” dalla quarta sirena ed era tempo di overtime, sul 69-69.

Le chiavi del supplementare erano due: l’uscita per 5 falli di Bramos, a 2’50” dalla fine, e una tripla di Michele Vitali, che regalava l’81-78 al Banco a 42” dalla sirena. Watt riavvicinava i suoi, ma era un glaciale Pierre a porre fine alla contesa dalla linea della carità.

Dinamo Banco di Sardegna 83 – Reyer Venezia 80
Parziali: 22-11; 19-13; 17-22; 11-23; OT:14-11.
Progressivi: 22-11; 41-24; 58-46; 69-69; 83-80.

Dinamo Banco di Sardegna. Spissu 3, McLean 13, Bilan 9, Bucarelli, Devecchi, Evans 9, Magro, Pierre 14, Gentile 6, Vitali 8, Jerrells 19. All. Gianmarco Pozzecco.

Reyer Venezia. Casarin, Stone 3, Bramos 15, Tonut 6, Daye, De Nicolao, Filloy 13, Vidmar 11, Chappell 19, Pellegrino, Cerella 2, Watt 19. All. Walter De Raffaele

I complimenti del presidente Fip Sardegna Bruno Perra:
La Dinamo Banco di Sardegna è diventata sempre più l’immagine della Sardegna nel mondo. Quella vinta contro la Reyer Venezia, dopo un tempo supplementare, è stata davvero una partita emozionante. In campo si è visto un gruppo che non ha mai mollato e che, nelle fasi decisive della sfida, ha messo in campo tutto, soprattutto il cuore. A nome mio, dei consiglieri, dei collaboratori del Comitato e di tutto il movimento cestistico isolano, faccio i complimenti al presidente Stefano Sardara, alla società, al coach Gianmarco Pozzecco, al suo staff, alla squadra e a tutti i collaboratori, per aver regalato alla Sardegna sportiva, a distanza di pochi mesi dal successo nella FIBA Europe Cup, nuove emozioni e aver firmato una meravigliosa impresa.”

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