Nel 1965, a bordo di una Citroën Due Cavalli e con la sua inseparabile fotocamera, il ventiquattrenne svizzero Alois Ottiger arrivò in Sardegna, attratto dal desiderio di esplorare un luogo ancora poco battuto dal turismo. Il viaggio, ispirato dai grandi maestri del reportage fotografico elvetico come Werner Bischof e Paul Senn, lo condusse attraverso l’isola alla scoperta di paesaggi, volti e tradizioni che lo colpirono profondamente. Da quell’esperienza nacque una raccolta di scatti pubblicata quasi cinquant’anni dopo nel volume “Sardegna. I sardi nella primavera del 1965”, testimonianza di un legame mai interrotto.
Quasi sessant’anni dopo, quel legame si è trasformato in un lascito concreto. Ottiger, scomparso all’età di 83 anni lo scorso 10 marzo durante una spedizione fotografica in Namibia, ha deciso di destinare parte del proprio patrimonio alla città di Sassari, a cui è rimasto profondamente legato sin dal primo incontro con la Fontana di Rosello. Il fratello Johann, curatore testamentario, ha comunicato agli uffici comunali la volontà di Ottiger: devolvere 200mila franchi svizzeri – circa 160mila euro al netto di tasse e cambio – per sostenere iniziative di promozione e valorizzazione del patrimonio culturale, artistico e identitario di Sassari e della Sardegna.
A seguito dell’apertura del testamento, lo scorso giugno, l’amministrazione comunale ha attivato una sinergia tra gli assessorati alla Cultura e alle Finanze per dare attuazione al desiderio del fotografo. Una volta superate le formalità burocratiche, il settore Cultura ha elaborato un progetto articolato e coerente con le indicazioni lasciate da Ottiger.
Nasce così “Un ponte per la cultura, dialoghi tra tradizione e contemporaneità – L’eredità di Alois Ottiger per Sassari”, un programma che comprende eventi e rassegne distribuiti nel corso del 2025. Il primo appuntamento è già in calendario per oggi, con la partecipazione di Ittiri Folk Festa, scelta in omaggio alla passione di Ottiger per le tradizioni popolari. Il programma include anche una tappa del festival Musica sulle Bocche all’Argentiera, uno dei luoghi visitati dal fotografo durante il suo primo viaggio sull’isola.
Il calendario prosegue con eventi dedicati alla letteratura, come la rassegna attualmente in corso al Padiglione Tavolara e “All’ombra del barbacane”, in programma tra agosto e settembre. A questi si aggiungono appuntamenti con la danza contemporanea, tra cui “Corpi in movimento – La danza incontra la città”, previsto fino alla fine dell’anno, e la realizzazione di una mostra dedicata a Liliana Cano, oltre ad altre iniziative artistiche.
L’amministrazione comunale ha espresso l’intenzione di ricordare Ottiger anche attraverso un segno tangibile. Il sindaco Giuseppe Mascia ha proposto di intitolare uno spazio cittadino o di installare una targa commemorativa per rendere omaggio al gesto del fotografo.
