Dal 1977 al 2014 Ichnusa Pallamano Sassari, poi rinata, dopo tre anni ed una breve parentesi Sinergia Sassari, nella Raimond Handball Sassari. Marito e moglie entrambi portieri, Andrea Giordo e Luana Morreale (siciliana, a Sassari dal 2007, portiere della storica squadra femminile sassarese che ha collezionato vittorie e trofei, nonché della Nazionale, ed ora presidente della Raimond) ed un gruppo di ex compagni, ma soprattutto amici, appassionati di questo meraviglioso sport, che si è ritrovato, nell’estate 2017, a gettare le basi di una nuova avventura, in Serie A2 (dove milita anche un’altra società sassarese, la Verdeazzurro). Ed al secondo anno si è compiuta la prima parte del disegno della dirigenza: la promozione in Serie A1.
Sacrifici, famiglie trascurate e lavoro in palestra, per un piccolo miracolo, guidati dalla professionalità dell’allenatore Luigi Passino e aiutati da quattro atleti “esterni” (Pinnonen, Gulam, Cantore e Bertolez, quest’ultimo arrivato in seguito ad un brutto infortunio occorso, ad inizio stagione, a Mbaye) e due dal vivaio Lions, società affiliata. Vinte 19 partite su 24, con due pareggi, e chiusura della regular season al primo posto nel proprio girone, a quota 40 punti. Questo ha significato la qualificazione alla Final Eight. Prima fase a gironi e, chi la superava e poi vinceva le semifinali, centrava la promozione in A1. La Raimond ha disputato tre partite, di cui due vinte, poi in semifinale si è imposta 28-25 sul Benevento, con il centrale estone Mikk Pinnonen autore di 8 reti.
“È il giusto epilogo di una bella favola – dichiara il DS-giocatore Andrea Giordo – iniziata quasi per gioco e a cuor leggero. Quando si vincono i campionati c’è ovviamente tanta felicità, ma quando lo fai con persone con cui hai giocato insieme per una vita e con cui hai raccolto meno di quanto avresti meritato, ha un sapore totalmente differente. È un qualcosa che ci legherà per sempre, come ci ha detto il nostro allenatore. Nonostante un percorso in campionato quasi perfetto – prosegue Giordo – ci sono stati tanti momenti difficili. I primi due passi falsi nelle prime due giornate, la flessione nella parte centrale del girone di ritorno, con il pareggio a Bologna e l’inaspettata sconfitta a Camerano, la sconfitta nei playoff contro Molteno ed il concomitante infortunio del nostro centrale Juani Cantore. Sembrava tutto perduto, con otto mesi e mezzo di lavoro buttati, invece, una volta tanto, la fortuna ha deciso di premiarci. Ma sono stati tanti anche i momenti belli. A livello personale, l’istantanea emotivamente forte è l’abbraccio con mia moglie al fischio della partita che ci ha regalato la promozione”. E il sogno continua: “Continua eccome – conclude Andrea Giordo – L’A1 richiede un impegno economico e di risorse umane differente, ma noi ci siamo e non abbiamo paura. Stiamo già costruendo una squadra di tutto rispetto per la prossima stagione, grazie all’entusiasmo delle tante aziende che ci supportano. E se il coinvolgimento imprenditoriale crescesse, penso che Sassari potrebbe avere un’altra eccellenza sportiva che, nel giro di tre anni, possa lottare per un traguardo storico come lo scudetto. Ma per ora lo diciamo a bassa voce…”.