Un viaggio tra pianeti e stelle, una passeggiata all’acquario o un volo in mongolfiera. Sono alcune delle esperienze immersive che i piccoli pazienti della Chirurgia pediatrica dell’Aou di Sassari potranno vivere durante le procedure mediche, grazie a un visore 3D per la realtà virtuale. L’iniziativa punta a ridurre la paura e il dolore in momenti delicati come prelievi di sangue o medicazioni. Il visore è stato donato dall’associazione Club 4×4 Experience Sardegna, che lo scorso Natale ha raccolto fondi attraverso l’evento “Natale da Rombo”.
La donazione è parte di un progetto più ampio, sostenuto dall’associazione sassarese presieduta da Paolo Spina, che ha destinato 10mila euro a due interventi distinti: l’acquisto del visore per la realtà virtuale e la decorazione del reparto con pannelli artistici realizzati dagli studenti del Liceo artistico Filippo Figari di Sassari.
I progetti sono stati presentati ufficialmente martedì 8 luglio nel reparto di Chirurgia pediatrica, diretto dal professor Francesco Saverio Camoglio. All’incontro erano presenti, oltre ai promotori dell’iniziativa, anche la direttrice della struttura Affari generali, legali, comunicazione e urp Marina Iole Crasti, una delegazione di studenti del Liceo Figari accompagnati dal dirigente Mariano Muggianu e dalla docente Barbara Sanna, che ha seguito il progetto. Presenti anche il coordinatore infermieristico Felice Curcio, responsabile del progetto per l’uso del visore, e i rappresentanti della direzione aziendale: il commissario straordinario Mario Carmine Palermo, la direttrice sanitaria Lucia Anna Mameli e il direttore amministrativo Alberto Mura.
Diversi studi hanno dimostrato l’efficacia della realtà virtuale in ambito sanitario pediatrico. L’utilizzo del visore aiuta a distrarre i bambini durante le procedure mediche, favorendo un’esperienza meno traumatica. Grazie all’immersione in scenari colorati e interattivi, i piccoli pazienti riescono a ridurre la percezione del dolore e la paura, vivendo un momento di gioco e serenità anche durante un trattamento.
Il tema è stato oggetto di una tesi di laurea discussa nella stessa giornata nell’aula magna della Facoltà di Medicina di Sassari. Il lavoro, intitolato “Valutazione degli effetti dell’utilizzo della realtà virtuale nel dolore da venipuntura in pronto soccorso pediatrico”, è stato presentato dalla laureanda Chiara Soriani, con relatore il professor Camoglio e correlatori il dottor Gianfranco Meloni e la dottoressa Nadia Vacca.
Il visore per la realtà virtuale si inserisce in un contesto più ampio di interventi volti a rendere più accogliente il reparto. Lungo il corridoio della Chirurgia pediatrica, al secondo piano della seconda stecca bianca, sono stati installati pannelli decorativi colorati, frutto del lavoro di 25 studenti delle classi IV e V del Liceo artistico Filippo Figari. Quindici di questi studenti hanno conseguito il diploma nei giorni scorsi.
«Lo abbiamo chiamato “Il mare che abbraccia” – ha spiegato la professoressa Barbara Sanna – perché vuole offrire un abbraccio, anche simbolico, a tutti i piccoli pazienti, per rendere la loro degenza più dolce e accogliente». Il tema marino emerge attraverso immagini di pesci colorati, polpi, granchi, stelle marine, tartarughe, balene, squali sorridenti, cavallucci marini, delfini, gamberetti, meduse e ostriche con perle luminose. Su uno dei pannelli compare anche una bottiglia con un messaggio, a richiamare l’idea di un pensiero lasciato in viaggio.
