“Quello che mi raccontarono di Auschwitz”: a Sassari un viaggio nei teatri dell’orrore, per raccontare una storia che non può essere dimenticata

Nuova produzione della compagnia teatrale La luna del pomeriggio, già nota per l’omonimo spettacolo portato in scena in autunno riguardo le tematiche della sofferta realtà carceraria.

“Quello che mi raccontarono di Auschwitz”, in collaborazione con il Coro dell’Università degli Studi di Sassari e le coreografie di Anna Paola della Chiesa per la regia di Simone Gelsomino, ha come contenitore storico l’Olocausto ma incentra il suo breve svolgimento (cinquanta minuti circa) intorno al concetto di infanzia rubata e di vita (anche intesa come “spirituale”) mutilata: in contrapposizione alle tematiche trattate, il contesto risulta essere “leggero” e colorato, non per mancanza di rispetto, ma per fare un parallelo tra il linguaggio mediatico attuale e la negazione della dignità umana e della sua capacità di agire, incastonando il tutto in un mondo che può farci sentire delle nullità da un momento all’altro. 

La memoria storica quindi come monito sulla forza malvagia che alberga dentro ogni essere umano e che prende vigore se alimentata da dinamiche esterne. 

Lo spettacolo andrà in scena il 10, l’11 e il 12 febbraio 2020 all’Auditorium provinciale in via Monte Grappa 2 a Sassari, alle ore 21.

Il biglietto intero è di 12 euro e il ridotto studenti di 8 euro. La prevendita è già iniziata presso le associazioni alle quali saranno devoluti 2 euro su ogni biglietto venduto:
– Alisso (Simone 3485873353)
– UDU Sassari (Giovanni 3455048651)
– Mos (Simone 3485873353)
– ANPI Sassari (Elisa 3209525994)
– Emergency (Rita 3481007140)
– DADA (Mariam 3519658914)
– Noi Donne 2005

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