Nemos, andando per mare: l’Odissea in lingua sarda arriva nei cinema italiani

Il film di Marco Antonio Pani, interpretato da pastori, contadini e pescatori, rilegge il mito di Ulisse tra improvvisazione, oralità e tradizioni della Sardegna

Una scena di “Nemos andando per mare”, il nuovo film di Marco Antonio Pani

Una scena di “Nemos andando per mare”, il nuovo film di Marco Antonio Pani

Un’Odissea raccontata da chi il mare e la terra li conosce davvero: pastori, contadini, pescatori, artigiani e marinai diventano protagonisti di un viaggio epico, poetico e improvvisato che riporta in vita l’opera di Omero in una versione del tutto inedita. A partire dall’8 maggio, con la prima proiezione al Cityplex Moderno di Sassari, arriva nelle sale italiane “Nemos, andando per mare”, il nuovo film scritto e diretto da Marco Antonio Pani, prodotto da Altamarea Film di Milano e distribuito da My Culture.

Il film è una favola in bianco e nero fuori dal tempo, girata in lingua sarda, dove l’improvvisazione guidata costruisce un racconto in cui la modernità si intreccia con la forza delle tradizioni. Non è solo una rilettura fantastica dell’Odissea, ma un viaggio attraverso il senso di appartenenza, l’amicizia e l’accoglienza. Uno sguardo sul cambiamento, che parte e riapproda sempre in Sardegna, terra ancestrale e attuale.

L’idea è nata nel lontano 2006 subito dopo l’uscita di Panas, ma operativamente solo nel 2017 con l’intento di ispirarsi al concetto di tradizione orale, una trasmissione del sapere in continuo mutamento”, ha spiegato Pani durante la presentazione al Cityplex di Sassari, affiancato dal produttore Mario Castagna e dall’attore protagonista Giovanni Masia, allevatore di Olmedo. “In Sardegna abbiamo una forte componente di tradizione orale che riguarda sia la poesia che la musica, le leggende e le narrazioni mitologiche sui fenomeni della vita che ci colpiscono, trasformati sotto forma di cogas, panas e altre figure. Questa presenza dell’oralità mi ha convinto che potevo rileggere l’Odissea e farne un racconto nuovo che viene fuori dall’improvvisazione.”

Il cast è composto interamente da interpreti sardi. Oltre a Giovanni Masia, già protagonista in “Panas”, “Capo e croce” e “Il maialetto della Nurra”, nel ruolo di Atena c’è l’attrice sassarese Francesca Niedda, Calipso è interpretata dalla modella Silvia Senes, mentre Luana Fais, studentessa di farmacia di Ittiri, debutta nei panni di Nausicaa. Valentina Carta di Orosei è la regina Arete, Francesco Spada di Ittiri il re Alcinoo. Ad aprire la narrazione ci sono i poeti estemporanei Giuseppe Porcu e Bruno Agus, accompagnati dai canti a tenore di Orosei.

Il racconto è arricchito da personaggi come Coccoi, Rafaele, Cartuccia, Giommaria, Domenico e Ventroni, ispirati ai veri nomi e soprannomi degli attori. Il film ha preso forma giorno per giorno, grazie alla libertà espressiva concessa agli interpreti. La stessa dinamica ha coinvolto trucco, scenografia, fotografia e costumi.

La troupe è internazionale: accanto ai professionisti sardi, lavorano Anamaria Del Grande, direttrice di produzione brasiliana, e Quique Lopez Real, direttore della fotografia catalano. Tra i tecnici sardi coinvolti: Stefania Grilli e Salvatore Aresu per i costumi, Pietro Rais per la scenografia, Gerolama Sale per le acconciature, Carla Aledda per il trucco e Stefano Guzzetti per la colonna sonora, disponibile su Spotify dal 9 maggio.

Il film sarà presentato in diverse città con la presenza del regista e del cast in sala nelle date indicate:

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