Duemila piante di cannabis sequestrate e un arresto in flagranza. È questo il bilancio dell’operazione condotta dalla Squadra mobile di Sassari, in collaborazione con la Sezione investigativa del Servizio centrale operativo (Sisco) di Cagliari e il commissariato di Ozieri. Un’operazione che si è conclusa con successo dopo settimane di indagini e monitoraggio su un’azienda agricola situata nelle campagne di Benetutti, nella provincia di Sassari, dove la coltivazione di cannabis indica era portata avanti in modo illecito.
L’arresto è scattato quando gli agenti hanno fermato l’affittuario del terreno, colto sul fatto mentre lavorava all’interno dell’azienda agricola. L’uomo, ignaro di essere sorvegliato, stava curando personalmente la piantagione illegale. La successiva perquisizione ha rivelato l’entità della coltivazione: in un capannone sono state trovate 900 piante di marijuana in fase di essiccazione, supportate da ventilatori termici, usati per accelerare il processo. Ma non è tutto. Nelle vicinanze, in un campo adiacente, sono state scoperte altre 1.100 piante pronte per essere raccolte.
Le analisi della polizia scientifica hanno rivelato un dato particolarmente preoccupante: le piante presentavano una concentrazione di THC (Tetraidrocannabinolo) del 22%, la percentuale più alta mai registrata in Sardegna. Questo livello di principio attivo rende la sostanza particolarmente potente e pericolosa, motivo per cui la scoperta assume una rilevanza ancor più significativa dal punto di vista delle forze dell’ordine.
L’operazione non rappresenta un episodio isolato, ma si inserisce in un quadro più ampio di lotta alla coltivazione e al traffico di stupefacenti nella regione. Già in precedenza, un’analoga operazione aveva portato al sequestro di oltre 4mila piante di cannabis indica, dimostrando quanto questo tipo di attività sia radicata nel territorio, ma anche quanto le forze di polizia siano attivamente impegnate nel contrastarla.
La polizia ha sottolineato l’importanza del monitoraggio costante e dell’intensificazione delle indagini sul traffico di stupefacenti nell’isola, un problema che, come dimostrano le cifre, continua a rappresentare una seria minaccia per la sicurezza pubblica. Grazie a un’azione coordinata e alla stretta collaborazione tra i vari reparti, l’operazione si è conclusa con un risultato significativo, con un arresto in flagranza e il sequestro di una grande quantità di droga pronta per essere immessa sul mercato.
