Per anni è stato un simbolo di discussione irrisolta e di attese senza sbocco. Ora l’ex Hotel Turritania, edificio che domina porta Sant’Antonio a Sassari, si prepara a cambiare volto diventando luogo di residenza per 17 nuclei familiari appartenenti alla cosiddetta fascia grigia: persone con un reddito medio, troppo alto per accedere all’edilizia popolare ma insufficiente per affrontare i prezzi del libero mercato.
Accanto al Turritania, il bando comunale appena pubblicato prevede altri 10 alloggi distribuiti tra via Esperson, via Canopolo e corso Vittorio Emanuele II, per un totale di 27 abitazioni nel cuore della città vecchia. L’obiettivo è duplice: offrire un’opportunità abitativa a chi si trova stretto tra due estremi e allo stesso tempo riportare vitalità in un centro storico segnato da decenni di spopolamento e degrado.
Il bando resterà aperto fino al 31 ottobre sull’albo pretorio online del Comune di Sassari. Le domande potranno essere inoltrate soltanto attraverso il portale dei servizi digitali, corredate dall’attestazione Isee 2025 con valori compresi tra 9mila e 40mila euro. Una volta chiusa l’istruttoria, verrà pubblicata una graduatoria provvisoria, aperta a osservazioni e ricorsi prima di diventare definitiva.
L’iniziativa rientra nel quadro più ampio del Pinqua, il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare, che punta a ripopolare i centri storici e a favorirne la rigenerazione socio-economica. La scelta di concentrare il maggior numero di appartamenti nell’ex Hotel Turritania segna un passaggio simbolico: l’edificio, al centro di lunghe polemiche politiche e urbanistiche, torna a giocare un ruolo attivo in un’area destinata a profonde trasformazioni, tra cui il nuovo centro intermodale e la futura stazione dei pullman.
«Prende corpo il primo progetto pubblico di housing sociale a Sassari», afferma il sindaco Giuseppe Mascia. «Vogliamo migliorare la qualità della vita del centro storico recuperando spazi degradati o sottoutilizzati, restituendoli alla comunità e creando nuove opportunità di sviluppo».
Sul piano sociale, la giunta comunale individua nei destinatari del bando una risorsa per il futuro della città. «I beneficiari avranno redditi troppo alti per l’Erp ma entro il limite di 40mila euro, così da sostenere un canone calmierato», spiega l’assessora alle Politiche per la casa, Patrizia Mercuri. «La rigenerazione urbana – aggiunge – può rendere nuovamente attrattivo il centro storico, generando investimenti che resteranno nel tessuto comunitario e che incideranno positivamente sulle prossime generazioni».
Con il Turritania e gli altri alloggi, Sassari tenta dunque di intrecciare politiche abitative e rinascita urbana, cercando di riportare residenza, relazioni e prospettive in un’area a lungo dimenticata.
