Pap-test: nessun ritardo, cambiata la modalità di accesso

Precisazioni del direttore della struttura di Anatomia e istologia patologica dell'Aou di Sassari: “Sistema più ordinato, tempi di attesa in linea con la Regione”

Aou Sassari, ingresso Anatomia Istologia Patologica

Aou Sassari, ingresso Anatomia Istologia Patologica

Sassari. «Nessun ritardo nell’erogazione della prestazione diagnostica relativa all’esame citologico cervico vaginale – conosciuto anche come pap-test -. Al contrario, è stato realizzato un sistema molto più ordinato di consegna dell’esame, che dura poco meno di 5 minuti, senza determinare lunghi tempi di attesa e di fila agli sportelli». È la risposta del direttore della struttura di Anatomia e Istologia Patologica, professor Antonio Cossu, che fornisce alcune precisazioni a seguito di alcuni articoli apparsi ieri sui quotidiani locali e online, sui tempi di attesa per i pap-test.

Da metà anno nella struttura di via Matteotti – così come richiesto dalla Regione Sardegna – è cambiata la modalità di accesso per la consegna dei campioni. Questa prestazione, infatti, è stata inserita all’interno del sistema Cup-Web delle prenotazioni ambulatoriali.

«Mentre prima la consegna avveniva con accesso diretto, ora – spiega il docente sassarese – è necessario prendere un appuntamento, analogamente a quanto succede per l’erogazione di tutte le prestazioni ambulatoriali nella nostra Azienda, ma direi nelle Aziende sanitarie di tutta l’Italia».

«Inoltre – conclude Antonio Cossu – mi preme sottolineare che, per quanto riguarda i tempi di attesa, siamo allineati con quelli previsti dalla Regione».

COME PRENDERE L’APPUNTAMENTO

L’appuntamento può essere preso con due differenti modalità: telefonando o inviando una mail alla segreteria dell’Anatomia e istologia patologica prenotazioni.anatomiapatologica@aouss.it oppure con una chiamata al numero verde regionale 1533 (da telefono mobile ai numeri 070.276424 – 070.474747).

La donna viene visitata dal ginecologo (nella maggior parte dei casi privatamente) che esegue il prelievo e lo consegna alla sua paziente. Quest’ultima si reca dal medico di medicina generale che compila la richiesta d’esame (ricetta rossa o dematerializzata) e a questo punto la paziente – con la ricetta a disposizione – prende l’appuntamento per la consegna. Quindi una volta comunicata la data, nel giorno prefissato la richiesta e il vetrino allestito dal ginecologo vengono consegnati alla struttura di via Matteotti.

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