Non riesce la grande impresa alla Dinamo Sassari, che in un PalaSerradimigni sold out, cede all’Armani Exchange 69-87

Con una partita iniziata in salita e conclusa con un finale bellissimo si chiude una stagione straordinaria per il Banco. Milano vola in finale LBA

📷 Luigi Canu

📷 Luigi Canu

La Dinamo, sotto 2-0, prova ad allungare la serie contro Milano, che vuole chiudere la pratica e raggiungere la Virtus Bologna in finale per il remake della scorsa stagione. Messina conferma il solito roster con Bucchi (arriva al 4° posto di tutti i tempi per presenze ai playoff con 94 gettoni, superando Bianchini) che sceglie il quintetto tipo con Kruslin faccia a faccia su Rodriguez. Logan a 7 punti dall’essere il miglior marcatore all time della Dinamo ai playoff (1° posto per Drake Diener con 360 punti).

La Dinamo impatta subito con grande energia trascinata da Bendzius, Milano vuole attaccare il post di Bentil contro il lituano, parziale e controparziale, si gioca subito con intensità, Sassari allunga la difesa con la press e va in campo aperto appena può, Messina è costretto al time out dopo la tripla di Kruslin (14-8 al 5’).

L’Olimpia sfrutta subito tutta la sua panchina, anche Bucchi va con le rotazioni, Milano prova a riavvicinarsi, Hall ha talento infinito, Gentile non impatta subito al meglio, due liberi di Ricci riportano a contatto l’AX (16-14 al 8’).

Sassari non riesce ad attaccare con la stessa fluidità, 2 falli di Diop con Treier che va da 5, 7/16 dal campo per la Dinamo che resiste meritatamente in vantaggio al 10’ (19-17).

Di Milano che fa subito la voce grossa ad inizio quarto, 0/3 per Logan, la Dinamo senza il suo quintetto fa fatica, quella che non fa Baldasso che impatta alla grande anche in gara 3 (2/2 da 3 punti e time out Bucchi sul 19-22). 5 punti in 7 minuti per Sassari, il parziale dell’Olimpia si allarga con un break di 17-3.

Il Banco piazza un 6-0 importantissimo, Gentile cambia volto, Logan non riesce ad entrare nel match, ne approfitta Rodriguez che disegna basket, la rubata di Hines con schiacciata ricaccia indietro Sassari (27-35 al 16’) costringendo Bucchi al 2° time out del tempo. Grande fatica della Dinamo a fare canestro, le alternative sono poche, Milano cerca di “sporcare” il match e di abbassare il ritmo, l’Olimpia sfrutta ogni errore di Sassari che ha solo 12/31 dal campo e 7 perse contro il 12/16 della squadra di Messina che va all’intervallo con un piede in finale Scudetto sul 34-47.

La Dinamo gioca il tutto per tutto, il 6-0 nei primi due minuti è un tentativo di grande cuore e orgoglio di provarci fino alla fine, Messina ferma subito la partita, non vuole assolutamente cali di concentrazione. Si accendono gli animi, antisportivo a Robinson, scintille in campo, Sassari gioca meglio la prima parte poi l’Olimpia riprende il controllo e capitalizza ogni errore del Banco, il taglio di Ricci senza palla e la schiacciata di Datome suonano come campanello d’allarme, si accende la spia rossa, Bucchi chiama time out (44-57 al 26’). Altro break dell’Olimpia che mette in ghiaccio il match prima sul 46-66 poi sul 50-68. Il terzo quarto condanna Sassari, lucidità a ridotta al lumicino, Milano va sul velluto con Baldasso migliore in campo. (53-71)

Nell’ultimo quarto l’AX conduce le danze, la Dinamo ci prova con i nervi più che con la testa, Logan non riesce a superare il record di Drake Diener che resiste in vetta ai marcatori all time nei playoff, Bucchi concede la standing ovation a Bendzius, forse l’MVP della stagione del Banco,  si conclude una stagione inizialmente durissima trasformata poi in straordinaria con la cavalcata per acciuffare il quarto posto a pari merito e per arrivare tra le prime quattro d’Italia con la semifinale playoff.

Le parole di coach Bucchi dopo la partita con Milano: Sulla partita c’è poco da dire, si è visto che eravamo scarichi. Complimenti a Milano e a Ettore, hanno meritato questa vittoria. La partita ora scorre via dalla mente, ma la valutazione generale è buona: la squadra ha fatto una bella stagione, abbiamo giocato una semifinale scudetto e credo che la squadra vada comunque applaudita. I ragazzi hanno veramente meritato l’applauso finale del pubblico che ringrazio”.

Forse in gara2 abbiamo avuto una possibilità, oggi io ho provato a tenere in campo i migliori ma alla fine erano stanchi, la profondità della panchina di Milano ha avuto ragione in questa serie. La pallacanestro è fatta anche di questo: quando giochi tante partite di fila a volte non hai il tempo di recuperare e ha vinto la squadra che aveva più benzina”.

Mi è sembrato che la squadra avesse un’idea di dove andare, quali fossero gli obiettivi tecnici, è stato un bel gruppo che è cresciuto ed è diventato sempre più squadra. Ci sono stati alcuni innesti importanti e non è sempre facile digerire il cambio, ma questa squadra è riuscita a venire fuori nel modo migliore.
Il mio obiettivo quando ho firmato con Sassari era di arrivare tra le prime quattro, sapevo che non sarebbe stato facile perché in quel momento la Dinamo era terzultima, ma grazie ai ragazzi e alla società abbiamo sudato e siamo arrivati pronti e in grande forma a questo finale di stagione. Abbiamo fatto delle partite molto belle e la serie con Brescia è stata molto appassionante, a questa siamo arrivati un po’ scarichi. Ancora complimenti a Ettore, Milano ha dimostrato che si tratta di una squadra costruita per arrivare in fondo in Eurolega
”.

Sono contento di questi ragazzi e li ringrazio tutti. Voglio ringraziare il pubblico che ci ha sostenuto sempre e stasera ha capito il lavoro fatto fino ad ora, lo sforzo di queste due partite. Lo apprezzo molto”.

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