Sassari, identificato l’autore degli imbrattamenti nel centro storico: 37enne incastrato dalle telecamere

Deturpati chiese e palazzi storici con la firma “BLOW”: la Polizia locale sequestra 88 bombolette di vernice e inchioda il responsabile

Sassari, il materiale sequestrato al presunto imbrattatore BLOW

È stato identificato il presunto autore degli atti vandalici che, nella notte del 27 ottobre scorso, hanno deturpato numerosi edifici di pregio nel centro storico di Sassari. Si tratta di un sassarese di 37 anni, residente nell’agro, individuato dagli agenti della Polizia locale al termine di un’articolata indagine supportata dall’analisi delle immagini di videosorveglianza.

Le ricerche sono iniziate il giorno successivo all’imbrattamento, avvenuto tra le 3:34 e le 4:00 del mattino. Durante questo breve arco di tempo, l’uomo avrebbe agito indisturbato, lasciando il segno del proprio passaggio sulle facciate di diversi immobili di valore storico, architettonico e religioso. Tra i luoghi colpiti figurano la facciata laterale della chiesa di Santa Caterina in piazza Santa Caterina, via al Duomo, piazza Duomo (compresa la facciata laterale della chiesa di San Giacomo), via Decimario, via Frigaglia e via Castelvì. Su tutte le superfici imbrattate è stata impressa la stessa firma: “BLOW”.

Le immagini delle telecamere hanno permesso di ricostruire i movimenti dell’uomo. In un primo video, acquisito dagli agenti, è stato ripreso mentre, tra le 3:34 e le 3:52, imbrattava la facciata laterale della chiesa di Santa Caterina. Indossava un cappello tipo baseball e il volto non era riconoscibile, ma alcuni dettagli dell’abbigliamento hanno fornito indizi utili per proseguire l’indagine. Analizzando le riprese delle telecamere presenti nelle vie circostanti, gli agenti hanno seguito i suoi spostamenti tra i vicoli della città murata fino a piazza Mazzotti, dove aveva lasciato la sua vettura. Qui, prima di salire a bordo e allontanarsi, ha aperto il cofano dell’auto e si è cambiato gli indumenti.

L’identificazione della targa e l’incrocio delle immagini provenienti da diverse telecamere hanno permesso di ricostruire il percorso dell’uomo, dal suo ingresso nel centro storico fino al momento in cui ha lasciato l’area dopo aver completato l’azione vandalica. Questi elementi hanno portato gli investigatori all’individuazione del sospettato e alla successiva perquisizione della sua abitazione.

Su delega dell’Autorità giudiziaria, la Polizia locale ha effettuato una perquisizione nella casa del 37enne. All’interno sono stati trovati 88 bombolette di vernice spray, due bidoni di pittura acrilica al quarzo e altro materiale utile a realizzare scritte e graffiti. Inoltre, gli agenti hanno rinvenuto numerosi fogli bianchi con la firma “BLOW” impressa con vernice, identica a quella rilevata sulle facciate degli edifici danneggiati. Tutto il materiale è stato sequestrato.

L’uomo dovrà rispondere dei reati di deturpamento e imbrattamento di cose altrui, oltre che di imbrattamento di beni culturali e paesaggistici, quest’ultimo punito con la reclusione fino a tre anni e con una multa che può arrivare fino a diecimila euro.

Il caso ha suscitato indignazione nella comunità cittadina. L’episodio ha messo in evidenza non solo il danno arrecato al patrimonio storico, ma anche il problema più ampio del vandalismo urbano. Un comportamento che ha trovato un’unica manifestazione di consenso: dalle immagini delle telecamere emerge che, mentre l’uomo era in azione, una persona gli avrebbe rivolto un cenno di approvazione senza tentare di fermarlo o allertare le forze dell’ordine.

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