Su mortu mortu, folla in festa invade il centro storico di Sassari

Si è conclusa la VII edizione di “Su Mortu Mortu, il nostro Halloween”, il progetto di storytelling “Racconti erranti” organizzato dalle associazioni Tusitala storytelling e Il Corso

Su Mortu Mortu, il nostro Halloween a Sassari

Un’immensa folla ha invaso il centro storico di Sassari per “Su mortu mortu Il Nostro Halloween” progetto di storytelling teatrale alla VII edizione organizzato dalle associazioni Tusitala storytelling e Il Corso con il patrocinio e contributo del Comune di Sassari e della Fondazione di Sardegna.

Dalle 18 alle 22 una serata no stop ha coinvolto grandi e piccini, quasi tutti in maschera, che hanno seguito il corteo di figuranti che ha invaso il centro storico trasformandolo in un teatro a cielo aperto.

Da largo Cavallotti a via Luzzatti sino al Corso e Piazza Tola una fiumana ininterrotta ha seguito le performance dei figuranti che hanno animato le vie e le vetrine presentando al pubblico i personaggi fantastici, cupi e mostruosi della tradizione sarda e di quella anglosassone.

Bobbotti e Maschinganna la Mamma del sole e la Mamma del freddo, Jack Skeleton, Sally, Lady Steampunk e tanti altri hanno poi attraversato via Cetti trasformata in un Tunnel dell’orrore per partecipare alla grande festa conclusiva in Piazza Tola.

Questo evento è da sempre molto apprezzato dai sassaresi ma i risultati e i numeri di questa settima edizione superano i risultati degli anni passati. I laboratori alla Pinacoteca Nazionale e alla libreria Dessì partner dell’evento sono andati esauriti in poche ore e per le strade del centro la folla era davvero sterminata. Siamo soddisfattidice la direttrice artistica Monica De Murtasdi aver creato in città in questi anni un nuovo evento di aggregazione sociale e di aver recuperato al tempo stesso una tradizione antica che era ormai quasi dimenticata. Anche il solo fatto che in tanti chiamino ormai questa giornata “su mortu mortu” e non “Halloween” è un segnale importante del graduale recupero della nostra tradizione”.

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