A Porto Torres la dieta mediterranea nel menu della mensa scolastica per l’autunno e l’inverno

Elevata presenza di alimenti di origine vegetale (cereali, verdure, legumi), pochi grassi di origine animale e olio EVO come condimento per tutte le pietanze

Dieta mediterranea. 📸 Depositphotos

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Nelle scuole di Porto Torres è entrato in vigore il menu della mensa delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria valido per le stagioni autunno-inverno. Lo strumento e le relative tabelle dietetiche sono state approvate dal Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione della Asl di Sassari. Il modello scelto è quello della dieta mediterranea caratterizzata dall’elevata presenza di alimenti di origine vegetale (cereali, verdure, legumi), ridotta presenza di grassi di origine animale e utilizzo dell’olio extravergine di oliva come condimento per tutte le pietanze.

La variabilità dei pasti offerti sarà garantita attraverso lo sviluppo della tabella dietetica su 25 giorni (per 5 settimane). I primi piatti prevedono pasta, riso e minestre variamente conditi. La pizza sostituirà il primo piatto. La carne bianca o rossa, i latticini, i formaggi e il pesce sono presenti in maniera variamente distribuita.

Accanto ai contorni tradizionalmente graditi ai piccoli utenti come le patate al forno, sono stati inseriti contorni misti con verdure cotte, con il duplice obiettivo di favorire il consumo della pietanza ed il consumo di verdure (con una particolare attenzione ai prodotti a km zero). La frutta di stagione dovrà variare di almeno tre tipologie ogni settimana, tenendo presente la stagionalità. Da ottobre a marzo potranno essere distribuiti arance, mandarini, mandaranci, clementine, mele, pere e banane.

Nella relazione che accompagna il nuovo menu si specifica che più del cinquanta per cento dei bambini usufruisce di un servizio di ristorazione scolastica. La mensa svolge pertanto un ruolo fondamentale nell’alimentazione dello studente, non solo perché fornisce in molti casi il pasto principale della giornata e permette il prolungamento delle attività didattiche, ma soprattutto perché rappresenta un’occasione per fare educazione alimentare.

“La mensa è un servizio importante anche per le sue implicazioni educative e economiche – dichiara l’assessora alla Pubblica istruzione Simona Fois da un lato perché offre ai piccoli utenti la possibilità di sperimentare e assaggiare nuovi gusti, con una particolare attenzione alla tutela dell’aspetto igienico – sanitario; dall’altro perché consente alla famiglie di sostenere questo servizio affrontando una spesa davvero minima e non più sostenibile rispetto ai rincari: da 0,60 centesimi a 1,90 euro a pasto a seconda della fascia Isee. Considerato il generale incremento del costo della vita, per continuare a garantire la qualità dei pasti, dopo un decennio si sta valutando una piccola rimodulazione delle tariffe, che non toccherà le fasce che sono già esentate”.

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