Oristano diventa un museo a cielo aperto: in mostra le fotografie d’epoca di Luigi Serra

Un percorso tra piazze e vie del centro racconta la città del Novecento attraverso 23 scatti storici restaurati e installati grazie alla collaborazione con la famiglia Serra e la Publicem

A Oristano le fotografie d’epoca realizzate dal fotografo oristanese Luigi Serra

Un percorso diffuso tra le vie e le piazze di Oristano permetterà di riscoprire l’anima della città nella prima metà del Novecento. È il cuore del progetto “Oristano museo a cielo aperto”, una mostra itinerante che riporta alla luce 23 fotografie d’epoca realizzate dal fotografo oristanese Luigi Serra. Le immagini, oggi custodite dagli eredi, sono state messe a disposizione dell’Amministrazione comunale per diventare parte integrante del paesaggio urbano e per offrire a cittadini e visitatori uno sguardo sulla storia della città.

L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra il Comune di Oristano, la famiglia Serra e la Publicem, società che gestisce gli impianti pubblicitari cittadini. Proprio su queste strutture saranno collocate le fotografie, stampate su lastre di alluminio e fissate su supporti in acciaio corten, in modo da integrarsi con il contesto architettonico delle principali piazze e vie del centro.

Luigi Serra, che aveva il suo studio fotografico in via Dritta, è stato uno dei protagonisti della fotografia oristanese del secolo scorso. Con il suo obiettivo ha documentato trasformazioni urbane, feste popolari e spaccati di vita quotidiana, consegnando alla memoria collettiva immagini che raccontano la crescita e le mutazioni di Oristano. La sua produzione rappresenta una testimonianza preziosa del legame profondo tra il fotografo e la sua città.

L’esposizione si svilupperà in diversi punti del centro storico, tra piazza Eleonora, piazza Ungheria, il Foro Boario e piazza Manno. Il percorso offrirà un itinerario di memoria visiva che accompagnerà i visitatori alla scoperta di luoghi familiari sotto una luce diversa. Tra gli scatti più suggestivi figurano il corteo dei cavalieri della Sartiglia in piazza Eleonora, una veduta dall’alto della Torre di Mariano, uno scorcio tra via Foscolo e via Carducci prima della costruzione dei palazzi SAIA, e il monumento a Eleonora d’Arborea ancora recintato. Non mancano le immagini delle antiche vie cittadine con le insegne delle botteghe ormai scomparse ma ancora vive nei ricordi dei residenti più anziani.

“Oristano museo a cielo aperto” si propone così come un’esperienza di memoria condivisa, un invito a osservare la città con occhi nuovi e a riscoprirne le radici attraverso la sensibilità di uno dei suoi più attenti cronisti visivi.

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