Ad Oristano prende forma un nuovo progetto culturale dedicato alla valorizzazione di una delle sue tradizioni più radicate: la ceramica. Con una delibera approvata dalla Giunta comunale, su proposta dell’Assessora alle Attività produttive Valentina de Seneen, è stata istituita la nascita dell’Ecomuseo della ceramica. La struttura sorgerà in via Solferino, all’ingresso del Parco Brigata Sassari, dove sarà allestito uno spazio espositivo dedicato a questa antica arte.
Il Comune di Oristano, riconosciuto dal Ministero come “Città della ceramica” da circa vent’anni, avvia così un percorso che intende rafforzare il legame con la tradizione artigiana dei “congiolargius”, i figoli oristanesi, mettendo in dialogo passato e presente attraverso le opere di artigiani storici e nuove generazioni di ceramisti. L’iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di sostegno e promozione dell’attività ceramica locale, già portata avanti attraverso progetti e manifestazioni che ne valorizzano l’identità culturale.
L’ecomuseo sarà un luogo dedicato alla conservazione e alla trasmissione della memoria storica, sia materiale che immateriale. Secondo l’Assessora de Seneen, lo spazio espositivo offrirà visibilità alle espressioni più significative dell’arte ceramista, favorendo anche il recupero di strumenti, tecniche e saperi tradizionali. L’intento è quello di integrare il patrimonio culturale con un’offerta rivolta al mercato turistico, attraverso attività e produzioni sostenibili, a basso impatto ambientale.
Il progetto si propone anche come base operativa per attività di ricerca, iniziative educative e programmi rivolti al rafforzamento del senso di comunità, mettendo in relazione le diverse generazioni attraverso un bene identitario che continua a rappresentare un tratto distintivo per la città. L’Ecomuseo della ceramica sarà così uno strumento di valorizzazione del territorio e della sua storia, con uno sguardo orientato alla sostenibilità e all’innovazione.
































