Con le premiazioni di 17 opere di altrettanti autori va in archivio il concorso “Traballu e Tzitadinàntzia – Lavoro e Cittadinanza”, indetto dalla Cisl Fnp Pensionati e dalla USR Cisl Sardegna, che ha selezionato i migliori testi nelle lingue e nelle alloglossie della Sardegna: il sardo, l’algherese, il gallurese, il sassarese e il tabarchino.
Oggi, al Museo Archeologico di Olbia, si sono svolte le premiazioni del primo concorso sulle tematiche “Lavoro e Cittadinanza”, indetto con l’obiettivo valorizzare l’importanza della lingua sarda e dei valori identitari dell’Isola nella promozione del lavoro e nei diritti di cittadinanza e dedicato alla memoria di Gigi Bonfanti, storico segretario nazionale della Cisl Pensionati, scomparso nel 2021. All’evento hanno preso parte i rappresentanti della USR Cisl e della Fnp Cisl a livello regionale e nazionale con Patrizia Volponi, della segretaria nazionale di categoria.
“L’idea del bando in memoria di Gigi Bonfanti – ha spiegato in apertura dei lavori Alberto Farina, segretario regionale della Cisl Fnp Pensionati – nasce come omaggio all’amore che il segretario storico della categoria nutriva nei confronti della Sardegna, della quale apprezzava in particolare la storia e la lingua. Con questa raccolta vogliamo ricordare l’uomo e il sindacalista, una figura di assoluto spessore nell’Organizzazione.
Abbiamo voluto rendere evidente attraverso la poesia e la prosa – continua Farina – l’importanza della valorizzazione del comune passato come processo che ha consentito di modificare positivamente le condizioni del mondo del lavoro e degli stessi diritti di cittadinanza. Le opere premiate nel Concorso Traballu e Tzitadinàntzia attestano non solo le enormi capacità espressive della lingua sarda e di quelle alloglotte, le qualità degli autori, ma anche la totale sintonia con le finalità di chi ha promosso l’iniziativa: conciliare e valorizzare la memoria di una grande persona, e del suo ruolo di dirigente sindacale, con il richiamo costante all’importanza del lavoro e dei diritti di cittadinanza nella vita di ciascuno. La volontà e l’auspicio – ha concluso il segretario generale dei Pensionati – è di dare continuità a questa iniziativa, ricercando anche le soluzioni per un maggiore coinvolgimento dei giovani e del mondo della scuola”.
All’evento, presentato dal giornalista Gianni Garrucciu, è intervenuto Gavino Carta, segretario generale della Cisl Sarda. “Il tema delle politiche sociali è importante e deve prevedere la partecipazione dei giovani e degli anziani: quella intergenerazionalità tanto cara a Gigi Bonfanti. In Sardegna i temi del lavoro e della povertà sono sempre più attuali: un lavoro che manca e una povertà che aumenta. Sono temi che vanno portati anche nelle istituzioni, come la Regione, dove se ne parla poco e male. La politica deve assumere decisioni importanti per iniziare ad occuparsi degli ultimi, è il nostro primo impegno. Si fa anche con concorsi di alto valore culturale come questo: dobbiamo tornare a parlare – anche nelle scuole – di questi due temi, il lavoro e la cittadinanza, che insieme richiamano diritti fondamentali della persona, elementi di partecipazione democratica e solidale nel nostro Paese e in Sardegna”.
Forte – durante la cerimonia – il ricordo e l’omaggio alla memoria di Gigi Bonfanti: prima fondatore della Cisl Medici, poi segretario confederale nazionale e per dieci anni segretario generale della Cisl Pensionati. “Traballu e Tzitadinàntzia – Lavoro e Cittadinanza” è anche parte significativa del patto intergenerazionale così caro a Bonfanti che diede vita al “Festival delle generazioni” per rafforzare e consolidare il rapporto tra giovati e anziani. Alla moglie di Bonfanti, Vittorina Deaglio, presente oggi a Olbia, è stata dedicata una targa speciale del concorso.
“Questo è un premio letterario in lingua sarda che ha a cuore il futuro dei giovani e la ricerca del lavoro – sottolinea Patrizia Volponi, rappresentante della segreteria nazionale Fnp Cisl -. La lingua sarda assume il valore antico e universale di lingua ” dei popoli”, idioma materno, ma anche arma contro l’oblio. La difficile situazione degli operai di Portovesme dimostra come debba andare tutto il nostro sostegno ai lavoratori e la lingua rappresenta in questo caso uno degli strumenti di rivendicazione di un diritto di cittadinanza qual è il lavoro”.
Il tema dei giovani e del lavoro è stato al centro della giornata odierna patrocinata dal Comune di Olbia. “Diversi indicatori confermano come la nostra isola – ha rimarcato Patrizia Volponi – sia un territorio tutt’altro che a misura delle giovani generazioni, risultando incapace di valorizzare i loro talenti e non affidando loro significative quote di partecipazione e responsabilità. Si stanno sempre più sviluppando forme di occupazione incerta che costituiscono la principale modalità di ingresso nel mondo del lavoro. Ciò si traduce in una instabilità senza possibilità di futuro, con importanti ripercussioni sotto il profilo psicologico e morale riguardo ai progetti di vita personali e famigliari”.
Al concorso hanno partecipato 88 opere per altrettanti autori, 17 di essi sono stati selezionati dalla giuria presieduta da Mario Medde, anche presidente dello Ial Sardegna, Attilio Mastino, Anna Cristina Serra, Clara Farina, Gianni Garrucciu e Riccardo Mura, che ha decretato i vincitori per le sezioni in gara: giovani, poesia in italiano, prosa in italiano, prosa in sardo e poesia in sardo. Le loro opere sono state pubblicate in una raccolta tascabile redatta nella lingua o nell’idioma scelto dall’autore con relativa traduzione in italiano.
Sezione Giovani
Un unico premio a Chiara Cavagnoli per la sua prosa L’ultima.
Sezione Poesia in Italiano
Un unico premio a Francesca Farina per la poesia Braccia.
Sezione Prosa in italiano
1° premio, Storia di Aleni Sitzias di Fabrizio Demaria.
2° premio, La storia di Amid di Sebastiano Mario Fiori.
3° premio, L’importanza di una scelta di Ignazio Salvatore Basile.
Menzione d’onore, Il cantiere di Pinocchio di Salvatore Cocco.
Sezione Prosa in sardo
1° premio, Su trabagliu meu in bidda mia di Franca Pirisi.
2° premio, Dakarai di Gonario Carta Brocca.
3° premio, Su collóchiu di Natascia Muscas.
Menzione d’onore, S’amigu meu Fiorenzo Serra di Salvatore Patatu.
Sezione Poesia in sardo
1° premio, Si passas in s’Arrugh’e Sant’Arega di Vincenzo Pisanu.
2° premio, Mani di Gianfranco Garrucciu.
3° premio, Duveri e piageri di Giuseppe Tirotto.
Menzione d’onore, La terra me crida di Antoni Canu.
Menzione d’onore, Frailagorà di Mauro Piredda.
Premio speciale Innovazione, Non b’at nemos di Ignazio Chessa.
Segnalazione verbale, Raichina de arvore mannu di Francesco Delussu.