Olbia. Prosegue l’impegno da parte dell’amministrazione comunale per far fronte alla pericolosa radice che investe una piccola parte delle nuove generazioni e che è sfociata, le scorse settimane, negli incresciosi atti di violenza che hanno interessato alcuni giovanissimi.
«Il discorso investe tutti, nel nostro ruolo educativo e di responsabilità – aveva dichiarato il sindaco Settimo Nizzi – per questo metteremo in moto tutte le energie possibili» e aveva provveduto a redigere un’ordinanza e incontrato il Prefetto e le forze dell’ordine al fine di porre in primissimo piano la sicurezza e il quieto vivere «che la città deve pretendere».
«Continuiamo sulla linea intrapresa, perché sappiamo che tali problematiche difficilmente si risolvono in così breve tempo e con un solo provvedimento. – afferma Nizzi – Da oggi è vigente una nuova ordinanza di divieto assoluto di consumo di alcolici nelle pubbliche vie e nelle pubbliche piazze. Ad ogni modo, per andare incontro alle esigenze dei commercianti, rispetto al precedente provvedimento, gli esercizi commerciali di vendita di bevande imprese nell’area delimitata dall’ordinanza medesima potranno restare aperti fino alle 21. Nella stessa zona il consumo e la somministrazione di alcolici sono consentiti solo all’interno dei locali e delle aree del pubblico esercizio o nelle aree pubbliche esterne, di pertinenza delle attività, legittimamente autorizzate all’occupazione di suolo pubblico».
«Proseguono inoltre i controlli serrati e continueremo ad essere inflessibili nei confronti degli esercizi che violeranno l’ordinanza o che venderanno alcolici ai minorenni. Olbia deve essere sicura ed ospitale per tutti e rifiutiamo che per colpa di pochi questa realtà sia disturbata. Sappiamo bene che oltre al dialogo con le famiglie, l’invito ai ragazzi a tenere comportamenti consoni e le azioni a più ampio spettro quali l’educazione civica e quelle volte a coinvolgere in modo sistematico i giovani in attività costruttive, occorre anche la giusta fermezza di chi non può tollerare gli atti di violenza e prevaricazione visti il mese scorso. Questi sono i due binari paralleli sui quali continueremo a muoverci, assolutamente complementari perché entrambi necessari a raggiungere il risultato».