Martedì 17 settembre 2019, in Piazza Elena di Gallura con inizio alle ore 21:00 la Rassegna Letteraria Sul Filo del Discorso saluterà il suo pubblico con lo spettacolo musicale “Odissea un Canto Mediterraneo”, prodotto dal Teatro Pubblico Ligure in coproduzione con ASC Production e per la regia di Mario Incudine e Sergio Maifredi, con Peppe Servillo, Mario Incudine, Antonio Vasta, Anita Vitale, Giorgio Rizzo, Antonio Putzu, Faisal Taher e l’Orchestra Popolare Siciliana.
Dopo avere portato in scena, per undici anni e in tutta Italia, i canti dell’Odissea affidati uno per uno a grandi interpreti contemporanei, in Odissea un canto mediterraneo, Sergio Maifredi tramuta questa esperienza nel canto di Nessuno, un uomo che va in cerca di risposte che possono dare solo altre persone e altri luoghi. Il punto di partenza o di arrivo è la Sicilia, una terra omerica, crocevia di lingue e culture mediterranee, confine, approdo di tutti e di Nessuno. Odissea un canto mediterraneo, che ha debuttato al Teatro Nazionale di Genova durante la Stagione 2018/2019, è un concerto di cui sono protagonisti Peppe Servillo e Mario Incudine, quest’ultimo anche autore delle musiche con il maestro concertatore Antonio Vasta e regista insieme a Maifredi. Servillo e Incudine si esibiscono insieme a Antonio Vasta, Anita Vitale, Giorgio Rizzo, Antonio Putzu, Faisal Taher e l’Orchestra popolare siciliana. Tanti musicisti sul palco per un concerto dedicato al viaggio e alla capacità dell’uomo di raccontare storie: al viaggio inteso come andare via dalla propria terra, perché non ci appartiene; al viaggio inteso come capacità di ritornare per ripartire ancora.
“Odissea un canto mediterraneo – dichiara Sergio Maifredi – è un concerto nato sulle sponde del Mediterraneo: in scena gli odori dei porti, il sapore delle spezie e del sale e le voci dei popoli che sono alle origini della cultura, restituendo, anche in questo mio progetto, parole antiche per pensieri nuovi”.
Questa nuova Odissea parla la lingua del Mediterraneo, un portolano che sa di arabo e genovese, persiano, greco, spagnolo e siciliano; una lingua di scambi e di commercio. Si evocano i racconti che appartengono all’immaginario collettivo, a partire dall’Odissea; «da Omero – conclude Sergio Maifredi – prendiamo la storia, i personaggi, i momenti fondamentali del racconto epico. Prendiamo tutto e al tempo stesso tutto è reinventato: “Odisseo compie un nuovo viaggio, in un mediterraneo contemporaneo inseguendo il desiderio di essere finalmente Nessuno”.