Venti borghi per venti artisti e una “boccata d’arte” che risuona come un respiro a pieni polmoni di ottimismo e di bellezza, una scintilla di ripresa culturale, turistica ed economica basata sull’incontro tra l’arte contemporanea e la bellezza di venti perle d’Italia.
Nasce con questo spirito la prima edizione di “Una boccata d’arte”, il progetto d’arte contemporanea, diffuso e corale, a cura di Fondazione Elpis in collaborazione con Galleria Continua.
Nel weekend del 12 e 13 settembre le installazioni artistiche di alcuni giovani talenti inaugurano in contemporanea in venti borghi italiani. In Sardegna, nel meraviglioso borgo di San Pantaleo, sarà protagonista l’artista Giovanni Ozzola. La manifestazione, patrocinata dal Comune di Olbia e curata dall’ufficio cultura, sarà inaugurata domenica 13 settembre alle ore 19:00, nella piazza della Chiesa di San Pantaleo. Nella stessa location, seguirà, alle 19:30, il concerto di Filippo Gianfriddo (percussioni) e Daniela Mura (pianoforte).
«Ospitare a San Pantaleo “Una boccata d’arte” è molto importante per il nostro territorio: significa mettere il nostro meraviglioso borgo al centro della scena dell’arte contemporanea nazionale di questa estate. – afferma l’assessora alla cultura Sabrina Serra – Significa, inoltre, coniugare l’architettura, l’ambiente, la storia del borgo – che sono davvero unici – con l’artista e la sua arte, con il suo realizzarsi durante la vita del borgo, per far nascere un’emozione nuova, anch’essa unica, da offrire ai nostri concittadini ed ai visitatori. Ma, soprattutto, significa affermare che Olbia non è solo la città che tutti conoscono con le sue caratteristiche, le sue bellezze, la sua vita intensa, ma è anche quello che succede nelle sue numerose piccole ma meravigliose articolazioni territoriali. Sul mare, in montagna o a ridosso della città, Olbia offre luoghi diversi tra loro, ma sempre speciali, animati, interessanti, con una vita e identità specifiche. Ecco, questa iniziativa, per noi, è il segno della ricchezza costituita da questi piccoli universi, dell’impegno che meritano e che tutti dobbiamo dedicare loro».