Si chiama “E.Wa.S. – Soluzioni per l’ambiente e per l’acqua” ed è il progetto che il Comune di Nuoro, in qualità di ente capofila di un partenariato, sta realizzando in Uganda per garantire l’accesso all’acqua pulita e sicura alle popolazioni del distretto di Adjumani, nel nord del Paese.
Il progetto è cofinanziato dalla Regione Sardegna Direzione generale della presidenza – Servizio rapporti istituzionali ed è portato avanti dal Comune in collaborazione con il distretto di Adjumani, l’Enas, Ente acque della Sardegna, l’Università degli studi di Sassari e l’associazione di volontariato “Dreo – Deborah Ricciu Espandere Orizzonti”.
Una delegazione sarà in Uganda dal 25 febbraio al 3 marzo per la prima missione di avvio di progetto e sarà composta da Sara Porru (per il Comune di Nuoro), Fabiola Podda (esperta di cooperazione internazionale), Marco Sechi (per la Regione Sardegna), Maria Antonietta Dessena e Amedeo Fadda (per l’Enas), Quirico Migheli (per ‘Università di Sassari), Roberto Schirru per l’associazione Dreo e padre Charles Vura Obulejo in rappresentanza del distretto di Adjumani.
L’iniziativa si integra con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile e tutti i soggetti coinvolti metteranno al servizio del progetto le proprie competenze in materia di gestione sostenibile delle risorse idriche, di educazione ambientale e di rafforzamento delle capacità gestionali di enti locali periferici. Nello specifico intende garantire l’accesso all’acqua sicura attraverso la creazione di un sistema di pianificazione, gestione e monitoraggio della qualità della risorsa idrica; il rafforzamento delle competenze delle amministrazioni pubbliche locali in materia di gestione delle risorse idriche; la sensibilizzazione dei giovani verso le tematiche ambientali.
Supporterà quindi il distretto di Adjumani nell’allestimento di un prototipo di laboratorio per le analisi chimiche fisiche e biologiche dell’acqua per usi domestici, così da permettere alle autorità locali di monitorare le qualità della risorsa fornita alle popolazioni.
Al fine di rafforzare le capacità delle autorità locali ugandesi, il Comune di Nuoro, con il supporto tecnico dell’Università di Sassari, si incaricherà di redigere un catalogo di buone pratiche sulla gestione dell’acqua. Ciò avverrà attraverso una serie di attività quali un’indagine esplorativa e l’organizzazione di incontri bilaterali (anche a distanza) volti ad acquisire elementi di analisi della situazione idrica attuale. Tali incontri saranno finalizzati a individuare le migliori pratiche già realizzate e selezionare quelle suscettibili di essere applicate al contesto ugandese. Tale documento costituirà la base per l’elaborazione di linee guida indirizzate alle amministrazioni locali per una migliore gestione dell’acqua.
«Come amministrazione – dichiara il sindaco Andrea Soddu – perseguiamo i 17 obiettivi fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e anche noi, con i mezzi che abbiamo a disposizione, vogliamo contribuire a sconfiggere le disuguaglianze e le sofferenze di popolazioni che nel 2023 non hanno ancora l’accesso all’acqua potabile.
È nostro dovere combattere questo squilibrio – sottolinea il sindaco -, che è inaccettabile sotto il profilo umano ed etico. Sono orgoglioso che il Comune di Nuoro sia impegnato in prima fila in questa missione di cooperazione internazionale, come lo è in Tunisia, dove stiamo esportando la nostra esperienza in materia di raccolta dei rifiuti e raccolta delle acque reflue nella regione arida di Tataouine. Nel nostro piccolo continueremo a portare avanti questo tipo di iniziative per condividere le nostre conoscenze e dare supporto alle popolazioni delle zone più povere del pianeta».