Cagliari: progetto da 10 milioni di euro per lo sviluppo dell’agroalimentare

Pubblicato bando aperto alle imprese e a 24 Comuni dell'area vasta di Cagliari, la Città Metropolitana si candida per ottenere il contributo dal Mise

📷 congerdesign | Pixabay

La Città Metropolitana di Cagliari si candida per portare a casa 10 milioni di euro destinati allo sviluppo delle imprese dell’area vasta che operano nel settore della trasformazione agroalimentare. È questo l’obiettivo dei due avvisi pubblicati venerdì 17 dicembre con il quale l’ente invita aziende private ed enti pubblici a presentare proposte per la preselezione degli interventi da inserire nel progetto pilota da sottoporre all’attenzione del Ministero dello Sviluppo Economico, che assegnerà i contributi a valere sulle risorse residue dei Patti Territoriali.

La Città Metropolitana presenterà il progetto al Mise in qualità di soggetto responsabile del Patto territoriale Area vasta di Cagliari. La finanziabilità dei singoli interventi e dell’intero progetto pilota è subordinata alla positiva valutazione dei singoli interventi da parte del soggetto istruttore Unioncamere e all’inserimento del progetto pilota tra quelli ammissibili e finanziabili nella graduatoria nazionale.

L’ammontare massimo del contributo assegnabile dal ministero a ogni progetto pilota è pari a 10 milioni di euro. I soggetti beneficiari sono i titolari degli interventi pubblici e privati selezionati dalla Città Metropolitana. La quota destinata in via indicativa agli interventi imprenditoriali è pari a 5,7 milioni di euro, mentre quella destinata agli interventi pubblici è pari a 3,8 milioni di euro. Tale ripartizione potrà essere modificata qualora in uno dei due avvisi si verifichi il mancato raggiungimento della soglia di risorse disponibili.

Gli interventi, sia pubblici che privati, devono essere realizzati nei 17 Comuni della Città Metropolitana di Cagliari e nei 7 Comuni della Provincia del Sud Sardegna che aderiscono al Patto territoriale Area Vasta di Cagliari, per un totale di 24 Comuni ammissibili.

Possono presentare domanda di contributi per la realizzazione di interventi pubblici le amministrazioni comunali in forma singola o associata (Unioni di Comuni) e le imprese private che operano nel settore della trasformazione agroalimentare. Gli interventi dovranno essere coerenti con il Piano Strategico della Città Metropolitana, e nello specifico con l’azione di sistema denominata Smart Food, volta allo sviluppo del settore agroalimentare.

Gli avvisi sono consultabili nell’albo pretorio della Città Metropolitana di Cagliari, nella sezione ‘Bandi di gara’, dove sono disponibili anche i modelli di domanda e gli altri allegati. Le domande dovranno essere presentate, esclusivamente tramite posta elettronica certificata (PEC) entro le ore 12 del 17 gennaio 2022, secondo le modalità stabilite negli avvisi.

I contenuti degli avvisi e l’iter per la partecipazione saranno illustrati nell’ambito di quattro incontri, il primo si è tenuto venerdì scorsonella sede della Manifattura Tabacchi di Cagliari. Un secondo incontro, martedì 21 dicembre, sarà destinato alla Camera di Commercio, all’ordine dei commercialisti e ai loro iscritti. Mercoledì 22 sarà la volta di consorzi, fondazioni, fidi e organizzazioni bancarie, mentre il quarto appuntamento, giovedì 23 dicembre, sarà aperto a tutti. Ulteriori incontri con i Comuni interessati saranno organizzati in date da definirsi.

Continua l’impegno della Città Metropolitana per il supporto alle imprese”, spiega il sindaco metropolitano Paolo Truzzu. “Con questo progetto abbiamo scelto di concentrare gli sforzi su una categoria specifica di soggetti, consapevoli che in futuro ci saranno tante altre opportunità per tutti i comparti del mondo produttivo”, aggiunge.

Stiamo mantenendo fede agli impegni presi con l’approvazione del Piano Strategico, cercando di sfruttare tutte le occasioni per contribuire alla sua attuazione”, sottolinea il consigliere metropolitano delegato alla Pianificazione Umberto Ticca. “Questa opportunità conferma che se si hanno le idee chiare, grazie al percorso di progettazione partecipata del Piano Strategico si può lavorare tutti insiemepubblico e privato – per il raggiungimento degli obiettivi ambiziosi che il territorio si è dato”.

Per il direttore generale dell’ente, Stefano Mameli, “si tratta inoltre di una importante prova generale di apertura della Città Metropolitana verso i comuni limitrofi al proprio territorio, sperimentando un ruolo strategico di area vasta che potrà essere implementato in futuro”.


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