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OffshoreWind4Kids: la tecnologia dell’eolico marino galleggiante spiegata ai bambini

Il progetto in Sardegna grazie a Renantis e Blue Float Energy. Sulla spiaggia del Poetto, a Quartu Sant'Elena, coinvolti sessanta alunni dell’I. C. “Maria Lai” in attività che stimolano la curiosità delle nuove generazioni

di Redazione
9 Giugno 2023
in Cagliari
🕓 3 MINUTI DI LETTURA
47 2
OffshoreWind4Kids Quartu
19
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Quartu Sant’Elena. Sulla spiaggia del Poetto, sessanta alunni di prima media dell’Istituto Comprensivo “Maria Lai”, accompagnati dalle loro insegnanti, hanno partecipato al workshop OffshoreWind4Kids (OW4K). L’evento è stato organizzato da Renantis e BlueFloat Energy, con il patrocinio del Comune, guidato dal sindaco Graziano Milia, presente alla manifestazione. Gli organizzatori sono due importanti operatori del settore energetico che, in una partnership paritetica, stanno sviluppando progetti per parchi eolici marini galleggianti al largo della Sardegna.

L’idea progettuale è dell’organizzazione no-profit omonima OffshoreWind4Kids, con sede in Belgio, che ha come obiettivo la diffusione consapevole delle potenzialità dell’ingegneria, delle nuove tecnologie e delle energie rinnovabili, in particolare dell’innovazione rappresentata dall’eolico marino galleggiante, attraverso attività che stimolano la curiosità dei più piccoli.

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Per imparare a conoscere l’energia eolica marina e comprenderne l’importanza per un futuro sostenibile, ai bambini sono state proposte diverse attività, durante le quali hanno potuto vedere da vicino il funzionamento di una turbina eolica con strumenti di misurazione integrati. Ma la particolarità dell’iniziativa sta nel fatto che sono stati proprio i giovani alunni i protagonisti della giornata in spiaggia, costruendo con le loro mani un reale e funzionante prototipo di turbina eolica marina.

In un clima di gioco, ma anche di apprendimento, agli alunni è stato anche spiegato con semplicità come si produce energia pulita grazie alla forza del vento e di tecnologie all’avanguardia, il tutto attraverso simulazioni coinvolgenti e divertenti.

Renantis e BlueFloat Energy stanno largamente investendo nell’attività di diffusione della conoscenza dell’eolico marino galleggiante, in relazione alle loro tre proposte progettuali in Sardegna (Nora Energia 1, Nora Energia 2 e Tibula Energia), posizionate sulla costa meridionale e nordorientale dell’Isola. Da qui la scelta di sposare il progetto OffshoreWind4Kids che ha come obiettivo più ampio il coinvolgimento delle fasce d’età più giovani.

“Il desiderio di portare il progetto OffshoreWind4Kids in Italia nasce dalla volontà di Renantis e BlueFloat Energy di stimolare i più piccoli alla conoscenza della tecnologia dell’eolico marino galleggiante che sarà protagonista del nostro futuro energetico – spiega Ksenia Balanda, direttore generale eolico marino Italia della partnership tra Renantis e BlueFloat Energy –. La risposta partecipata ed entusiasta dei bambini è per noi un risultato importante, segno tangibile di come i più giovani siano curiosi e predisposti a comprendere le novità. L’intenzione è quella di portare questa iniziativa in tutte le regioni dove stiamo sviluppando i nostri progetti”.

OffshoreWind4Kids Quartu

Protagonisti assoluti della giornata sono stati i bambini. Grazie alla disponibilità della dirigente dell’istituto comprensivo “Maria Lai”, Maria Iole Nieddu, e all’entusiasmo delle insegnanti che hanno guidato gli alunni in questa esperienza – Maria Cristina Mantega, Loreta Cocco e Ilaria Bellini – i bambini, primi in Italia, hanno potuto vivere un’esperienza straordinaria.

“Abbiamo accettato molto volentieri l’invito a partecipare a OffshoreWind4Kids perché, come insegnanti, siamo convinte che l’educazione al rispetto dell’ambiente e all’utilizzo delle nuove fonti energetiche debba riguardare prima di tutto le nuove generazioni, per far nascere in loro la consapevolezza che poi le guiderà nelle scelte future”, racconta la professoressa Maria Cristina Mantega.

“I nostri bambini sono ancora piccoli e forse non capiscono fino in fondo tutto quello che gli è stato spiegato, ma noi in questo momento seminiamo consapevolezza, ed è fondamentale farlo, in modo che poi da questa semina possa sbocciare il frutto man mano che crescono. Il nostro compito come educatori è farli diventare cittadini responsabili, ecco perché cogliamo tutte le opportunità che vanno in questa direzione e che ci vengono offerte, come questa. Per loro quello di oggi è un gioco, ma anche giocando i bambini imparano moltissimo: hanno costruito con le loro mani una pala eolica, l’hanno messa in funzione, hanno capito perché è così importante rispettare l’ambiente. Costruire un mondo migliore è possibile e noi, con i nostri bambini, cerchiamo di fare la nostra parte”.

Tags: energie rinnovabilieolico marinoQuartu Sant'Elenascuole
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  • 🌊 Immaginate di camminare tra una fitta vegetazione mediterranea, accarezzati dalla brezza marina e con il mare verde smeraldo di fronte a voi. Benvenuti a Cala Dragunara, una delle gemme nascoste dell
  • 🌀 Sardegna, terra di misteri e tradizioni.

A Mamoiada, nel cuore della Barbagia di Ollolai, si trova una pietra che cela un affascinante enigma: Sa Perda Pintà, la pietra decorata.

Alta quasi 3 metri e con uno spessore di mezzo metro circa, la lastra granitica è costellata da una serie di decorazioni concentriche, lineari e a coppella.

Le sue origini risalgono al Neolitico recente, quando forse faceva da guardiana ad un’area atta al compimento di riti sacri.

Il significato delle misteriose incisioni è ancora sconosciuto, ma si ipotizza che siano legate a culti della fertilità, del ciclo vita e morte o alla Dea Madre.

Sa Perda Pintà è un simbolo affascinante e misterioso, che ci riporta alle origini della Sardegna.

Clicca sul link in bio per leggere l’articolo di @medinolasss 

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  • Esplorando il complesso di Seruci a #Gonnesa, un monumento straordinario che ci svela la grandezza della civiltà nuragica. Questo sito di sei ettari racchiude un nuraghe complesso, un villaggio di capanne e persino una tomba di Giganti.

Il mastio centrale, con un diametro di 60 metri, ci trasporta indietro nel tempo fino al Bronzo recente, con le sue tre celle sovrapposte. Le torri circostanti, alcune ancora in buono stato, celano segreti millenari. 

All’interno delle celle, puoi ammirare pavimenti forse rivestiti di sughero e toccare la pietra totemica di fondazione. Uscendo verso nord, troverai una vasca per abluzioni e uno spettacolare teatro gradonato. 

Questo luogo, risalente al Bronzo finale, è uno dei più grandi “quartieri” nuragici in Sardegna, con oltre cento capanne circolari. Il villaggio si sviluppa su pendici circostanti, ed è stato un centro di ritrovo e di scambio commerciale. 

Non lontano, una tomba di Giganti testimonia il servizio funerario della comunità. 

Dalla collina circostante, ammirerai il panorama e noterai altri insediamenti nuragici coevi, collegando così Seruci a una storia millenaria. 

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  • La Festa del Redentore, uno tra i più significativi e seguiti appuntamenti dell’estate di #Nuoro.

La ricorrenza viene celebrata, con cadenza annuale, per ricordare la collocazione, avvenuta nel 1901, della statua bronzea del Cristo Redentore sulla cima del Monte Ortobene e la conseguente benedizione di quest’ultimo.

Connubio perfetto tra cerimonia religiosa e manifestazione civile, essa rappresenta una delle festività maggiormente radicate nella Sardegna centrale e rappresenta, assieme alla Festa di Sant’Efisio a Cagliari e alla Cavalcata Sarda sassarese, uno dei più grandi raduni folkloristici dell’isola.

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  • 💛❤ Alghero, città di mare e di cultura, si racconta in due video promozionali realizzati dall’Amministrazione comunale con l’assessorato alla Cultura e Turismo, in collaborazione con la Fondazione Alghero e il Parco Regionale di Porto Conte.

I video sono accompagnati dalla canzone “Domo Mea” dei Tazenda, cantata in cinque lingue diverse.

Le immagini del primo video mostrano le bellezze naturali e architettoniche di Alghero, dal molo di sottoflutto alla spiaggia di Mugoni, dal nuraghe Palmavera al bastione Marco Polo, dall’Isola Foradada alla torre del Museo Antoine De Saint-Exupéry di Porto Conte.

Oltre ai Tazenda, alla realizzazione dei video hanno contribuito numerosi artisti e musicisti algheresi e sardi, tra cui Salvatore Maiore, Paolo Zuddas, Enzo Favata, Gavino Murgia, Denise Gueye, Claudia Crabuzza, Davide Casu e Claudette.

👆🏻 Clicca sul link in bio per leggere l’articolo completo
  • 💋 Immersa nella costa più selvaggia di Sant’Antioco, la fantastica insenatura di “Is Praneddas” è un autentico gioiello dell’Isola. 

Per arrivarci dovrai percorrere un sentiero breve e affascinante, che attraversa pini e macchia mediterranea per poi lasciare spazio alle rocce e alla scogliera e, infine, al profondo blu di un mare sconfinato. 

Resterai meravigliato dalle splendide forme scolpite dalla natura e dal tempo, dal maestoso Arco dei Baci: un monumento naturale di incredibile bellezza, romantico e dalle mille suggestioni, che si apre sul mare incantando i visitatori. 

A Is Praneddas potrai immergerti nella piccola piscina naturale che fa da cornice all’Arco dei Baci e nuotare nelle sue acque placide e poco profonde.

Ma con qualche bracciata in più, potrai superare idealmente le “Colonne D’Ercole” dell’arco roccioso che sovrasta la piscina per proseguire verso il blu intenso del mare aperto: un vero spettacolo per gli amanti della natura selvaggia, in grado di regalare emozioni indelebili.

📷 Grazie a @travelinthewildsardinia per lo scatto.

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  • Le donne chiudono i festeggiamenti per San Salvatore. A dieci giorni dalla prima processione che ha visto trecento donne di tutte le età accompagnare scalze, tra preghiere e canti, la piccola statua di Santu Srabadoeddu da Cabras al villaggio, questa mattina si è compiuto il percorso inverso e si sono conclusi i festeggiamenti in onore di San Salvatore, organizzati dal Comune di #Cabras, dal Comitato dei festeggiamenti di San Salvatore e con la collaborazione dell’Associazione Is Curridoris, dell’Associazione Santu Srabadoeddu e dell’Associazione Enti Locali per le attività culturali e di spettacolo.

Questa mattina, all’alba, il novenario di San Salvatore ha vissuto gli ultimi istanti di una festa attesa per tutto l’anno a Cabras. Le trecento fedeli si sono radunate attorno al piccolo santuario e da lì, dopo aver partecipato alla messa, si sono dirette verso il paese. 

Sono stati sette chilometri ricchi di passione e di sensazioni contrastanti. Gioia, commozione, fatica, dolore, orgoglio erano percepibili sui volti delle scalze di Cabras.
  • ⛵️ Sulle rive di uno dei mari più suggestivi del sud della #Sardegna, c
  • 🌑 La caletta vicino alla famosa piscina naturale di Cane Malu a #Bosa, una bellissima insenatura a forma di cuore… o è una testa di gatto?

Ci siete mai stati?

📷 Grazie a @dani____m per gli scatti.

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  • 🛥️ Buona serata da Castelsardo

📷 Grazie a @simone_ro80 per lo scatto.

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