Quartu Sant’Elena. Per usare le parole del Sindaco Graziano Milia, anche quest’anno malgrado il forte maltempo, Monumenti Aperti ha rappresentato uno straordinario veicolo di diffusione culturale per il territorio, che attraverso questa iniziativa ha riscoperto le sue radici offrendo i suoi siti storici e culturali alla fruizione dei visitatori e della collettività locale.
“È stata un’esperienza entusiasmante – commenta il Primo Cittadino di Quartu -, purtroppo messa in sofferenza la mattina dal maltempo, ma grazie anche all’impegno dei volontari e del personale comunale, l’attenzione e la partecipazione dei cittadini è stata ai massimi livelli. Significa che vi è interesse e vi è la consapevolezza che anche le nostre risorse culturali sono uno strumento da utilizzare per la nostra rinascita”.
Ventotto i monumenti aperti per l’occasione, due dei trenta previsti in programma non hanno potuto essere aperti a causa delle forti piogge, che sono stati comunque presi d’assalto da migliaia di visitatori. Ottimi i riscontri anche per gli eventi speciali e per i concerti che data la mattina di maltempo domenicale hanno fatto sì che i visitatori si ritrovassero nei siti al chiuso.
Sono circa 5.600 le presenze registrate e questi i primi otto monumenti più visitati: Chiesa e sacrestia di Sant’Efisio, Casa Murgia Casanova, Cripta e Nuovo Presbiterio della Chiesa di San Giovanni Evangelista, Casa Museo Sa Domu e’ Farra, Cappella e Asilo Dessì Dedoni, Casa Denotti Falqui ex casa Spiga e Tocco, Chiesa di Sant’Agata e infine ex Convento San Francesco.
Questa edizione 2023 di Monumenti Aperti a Quartu ha visto impegnati 339 volontari totali di cui 170 studenti di 3 diverse scuole, 70 scout e altre associazioni e volontari indipendenti. Venti, in totale le associazioni presenti.