“Consapevolezza, pregiudizi e stereotipi nei confronti della LGBTQ+”: domani a Cagliari il corso di aggiornamento professionale per giornalisti

Alle 14 nella sede dell’ARC l’evento formativo organizzato dall’Ordine dei giornalisti della Sardegna e Giulia giornaliste Sardegna

? Adobe Stock | Alessandro Biascioli

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L’impegno contro ogni forma di discriminazione basata sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere e, più in generale, contro ogni forma di discriminazione, continua a crescere nel nostro Paese. Così come si rafforza la consapevolezza dei diritti delle persone lesbiche, gay, transessuali, bisessuali, queer (LGBTQ+).

ARC, Giulia giornaliste Sardegna e Ordine dei giornalisti della Sardegna, organizzano il corso di aggiornamento professionale per giornalisti e giornaliste dal titolo “I diritti e le battaglie per riconoscerli. Consapevolezza, pregiudizi e stereotipi nei confronti della LGBTQ” un corso con l’obiettivo di ragionare su come l’informazione nazionale, in particolare quella sarda, abbia rappresentato e raccontato questi ultimi venti anni di battaglie per l’inclusione.

L’evento formativo si svolgerà lunedì 5 dicembre dalle 14:00 alle 18:00 in via Falzarego 35, a Cagliari, nella sede dell’ARC.

È importante che i giornalisti conoscano le esperienze vissute, i problemi, le aperture, ma anche gli ostacoli che si frappongono al dibattito su questi temi. Opportuna anche una verifica sul modo in cui l’informazione, anche a livello locale, ha affrontato la problematica, in considerazione della sempre maggiore attenzione che la deontologia professionale assegna alla tutela dei diritti.

Non a caso, il Testo unico dei doveri del giornalista si è arricchito di un articolo specifico (art 5 bis) che tutela l’orientamento e l’identità sessuale delle persone. Circostanza che inserisce questa tematica a pieno titolo nella deontologia professionale.

ARC è l’associazione sarda culturale e di volontariato che da vent’anni opera a Cagliari, impegnata a promuovere questi diritti, non sempre considerati nella giusta misura. I giornalisti e le giornaliste partecipanti avranno diritto a sei crediti formativi.

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