Un nuovo spazio di aggregazione apre le porte a Quartu Sant’Elena, restituendo centralità a un luogo storico della città attraverso un progetto di rigenerazione urbana e co-progettazione. Lo Spazio Michelangelo Pira, situato in via Brigata Sassari, nasce con l’obiettivo di offrire un ambiente inclusivo e multifunzionale, destinato a ospitare attività rivolte a tutte le fasce della popolazione, dai giovani agli anziani, promuovendo un modello di partecipazione intergenerazionale.
L’iniziativa è il risultato di un percorso avviato dal Comune con il coinvolgimento della cooperativa sociale “Liberi Tutti” di Torino e dell’associazione locale “Domu Mia”, incaricate della gestione dello spazio e del coordinamento delle attività. L’Amministrazione comunale ha stanziato 300mila euro per la ristrutturazione e l’allestimento della struttura, fornendo inoltre supporto tecnico e professionale per la realizzazione degli interventi.
Il progetto ha permesso di riqualificare completamente l’edificio, dotandolo di nuovi arredi e creando un’area cortilizia interna. Un aspetto fondamentale è il coinvolgimento delle associazioni locali: dieci realtà del territorio hanno già manifestato interesse per l’organizzazione di attività che spaziano tra diverse discipline e forme espressive, sia all’interno dello spazio che nell’adiacente area verde del parco Matteotti. La collaborazione tra associazioni punta a creare una rete attiva e inclusiva, favorendo il welfare e l’integrazione sociale attraverso iniziative innovative e buone pratiche.
Lo Spazio Michelangelo Pira assume così un nuovo ruolo nella comunità, pur conservando il valore simbolico della sua collocazione. Il sito rappresenta per i cittadini più anziani un luogo della memoria: un tempo stazione ferroviaria da cui, tra la fine del XIX secolo e i primi anni Sessanta del Novecento, molti quartesi partivano per raggiungere Cagliari. Successivamente, la struttura fu adibita a Sala Convegni e dedicata a Michelangelo Pira, antropologo e giornalista tra le figure di spicco del dibattito culturale sardo del secondo Dopoguerra. Pira, vissuto e sepolto a Quartu, affrontò nei suoi studi il tema della lingua e dell’identità culturale della Sardegna, con un’analisi critica sulla progressiva scomparsa del sardo. Curò anche reportage per la RAI e approfondimenti sulla transizione della società isolana dalla tradizione agro-pastorale alla modernità dei consumi.
L’inaugurazione del rinnovato centro di aggregazione si è svolta in due momenti distinti. Nella mattinata di oggi hanno preso parte alla cerimonia istituzionale il Sindaco Graziano Milia, l’Assessore ai Servizi sociali e alle Politiche generazionali Marco Camboni, Iria Piroddi, moglie di Michelangelo Pira, insieme ai figli Stefano e Matteo Manlio, oltre ai rappresentanti di “Liberi Tutti” e “Domu Mia”. Nel pomeriggio, l’avvio delle prime attività ha visto la partecipazione di numerosi cittadini, interessati alle opportunità offerte dallo spazio rigenerato.
