Culurgiones, dolci sardi, formaggi, panadas, liquori, distillati, vino, birra, pane fresco e spianate, farine, pasta, salumi, sale e spezie, sottoli e marmellate, cioccolati ma anche ceramiche, tessuti, legno, vetro lavorato e complementi d’arredo.
Sono questi i prodotti che 24 imprese artigiane del nord Sardegna (Alghero, Ozieri, Bono, Tula, Sassari, Oschiri, Sennori, Uri, Bottidda, Sorso, Pattada, Nule e Olbia) hanno messo a disposizione di 8 food blogger che, attraverso un contest gastronomico sul web, avranno il compito di valorizzarli, farli conoscere e renderli “invitanti”, ai follower prima, e ai futuri acquirenti poi, valorizzando le caratteristiche, pubblicando fotografie e video ed elaborando ricette.
“L’Artigianato è in tavola”, questo il nome del contest, patrocinato dalla Camera di Commercio di Sassari, organizzato da Confartigianato Imprese Sardegna in collaborazione con l’AIFB, Associazione Italiana Food Blogger, ha come scopo innovare la comunicazione dell’eccellenza agroalimentare attraverso le piattaforme digitali e conquistare nuovi consumatori grazie al web.
I prodotti, attraverso dei “pacchi gara” inviati agli esperti sardi e del resto d’Italia, saranno narrati attraverso storytelling, abbinamenti tra prodotti, ed elaborazione dei piatti. Tutto sarà poi divulgato sui social e condiviso dalle imprese produttrici per avere la massima visibilità. Al termine della prima parte di gara, che si concluderà a fine luglio, una giuria qualificata, decreterà 4 finalisti che si saranno distinti per originalità, scatto fotografico, protagonismo dell’ingrediente principale e capacità di racconto. Il quartetto, successivamente sarà protagonisti di un blog tour di 3 giorni, nelle aree delle aziende coinvolte, per visitare tutte le aziende coinvolte. Al termine di questo ultimo e decisivo round, verrà decretato il vincitore.
“Il progetto nasce dalla necessità di trovare nuove strategie per far conoscere le eccellenze dell’artigianato agroalimentare e tipico e tradizionale anche fuori dai canali tradizionali – commenta Maria Amelia Lai, Presidente Provinciale di Confartigianato Sassari – la viralità dei social è un’opportunità straordinaria per raggiungere nuovi consumatori, a cominciare dai più giovani, in Italia e in tutto il mondo. Le nostre aziende ci credono, per ampliare gli orizzonti di mercato dell’intera filiera agroalimentare e costruire una proposta innovativa di marketing territoriale”. “L’agroalimentare è un settore strategico e da valorizzare ulteriormente – sottolinea Giacomo Meloni, Presidente Provinciale di Confartigianato Gallura – in cui sono presenti moltissime aziende con una produzione di tipo artigianale che, grazie all’alta qualità dei propri prodotti, stanno già conquistando i mercati esteri”. “Per gli imprenditori – continua la Presidente Lai – è fondamentale sfruttare queste occasioni come quella offerta dalla Camera di Commercio che possono garantire nuove e proficue opportunità di espansione in altri mercati”.
“Il contest vuole abbinare il buon mangiare, il buon bere con l’eccellenza dell’artigianato artistico tipico e tradizionale sardo, valorizzando i prodotti distintivi delle nostre imprese e del nostro territorio – gli fa eco Daniele Serra, Segretario regionale di Confartigianato Sardegna e coordinatore generale del progetto – il mondo dei social è una frontiera importane da esplorare per tutto l’artigianato e noi vogliamo condurre le imprese medie e piccole ad interagire con i professionisti delle nuove piattaforme web e innovare il modo di promuovere i prodotti, privilegiando emozioni e immediatezza”.
La Camera di Commercio di Sassari punta sull’innovazione tecnologica nella Programmazione territoriale della Rete Metropolitana, a beneficio delle aziende in un quadro strategico che cambia, aiutandole a cogliere le opportunità che offrono le innovazioni tecnologiche. “Di fatto in Sardegna esiste un distretto immateriale – sottolinea il Presidente della Camera di Commercio di Sassari, Gavino Sini – “glocalizzato” con imprese che da anni hanno dimostrato di poter rappresentare un traino per il nostro sistema economico. Vere e proprie eccellenze in ambito nazionale ed internazionale. Questo ci fa capire che l’economia dell’immaterialità, dell’Ict può e deve rappresentare un settore in crescita su cui lavorare”.
Per Natascia Mura, food blogger e coordinatrice specialistica del progetto, “il web diventa uno strumento “a la page”, mai scontato e divertente, per degustare e raccontare prodotti che sanno di quella Sardegna sincera che ancora produce a mano alimenti preziosi, per stagionalità e tipicità, e complementi della tavola unici, sorprendenti e delicati. Lontani dai concetti della solita pubblicità uniformante di altri canali, i blog personali possono essere veicolo di narrazioni dedicate con cura. Dalle cucine degli autori, attraverso i propri sensi e l’entusiasmo trasmesso, è proprio con l’utilizzo consapevole di quei “tools” che i social possono tramutarsi in complici vetrine di bontà. In periodi di distanziamento sociale e difficoltà logistiche come quella attuale, ancora di più”.