Giganti di Mont’e Prama e bronzetti nuragici solcheranno i mari per raggiungere e conquistare Germania, Grecia e Russia. No, non è un viaggio nel tempo di 4000 anni o un’utopia, ma si tratta concretamente del viaggio, che i reperti delle antichissime culture megalitiche e nuragiche della Sardegna compiranno a partire da fine giugno, per raggiungere i musei nei quali saranno esposti nell’ambito della mostra archeologica: “Sardegna Isola Megalitica, Dai menhir ai nuraghi: storie di pietra nel cuore del Mediterraneo”.
L’esposizione fa parte di un articolato progetto di Heritage Tourism finanziato dall’Unione Europea, sull’archeologia sarda nel contesto del Mediterraneo; esso ha il compito di promuovere anche all’estero la conoscenza di queste antiche civiltà che costituiscono le radici identitarie dell’isola. Il fascino e il mistero ancora così radicato in questi antichissimi oggetti, e nella storia della Sardegna, si sta dimostrando non solo un’attrattiva per i curiosi ma anche un campo di studi ancora da sondare completamente per storici e archeologi internazionali.
I reperti, provenienti dai musei archeologici di Cagliari, Nuoro e Sassari, verranno accompagnati da modellini e da un ricco apparato multimediale e didattico volto a far interagire ed apprendere gli interessati. Tra bronzetti di uomini, spade volitive, navi, sculture di dee madri, il protagonista annunciato sarà indubbiamente “il pugilatore”: il gigante di Mont’e Prama, esemplare di rara bellezza e virilità ritrovato in frammenti tra 1975 e il 1979 e che oggi, dopo il restauro, con il suo piedistallo raggiunge quasi due metri di altezza, per 300 chili di peso.
Il tour si articolerà in quattro tappe e i musei che ospiteranno la mostra saranno: il Museo Nazionale per la Preistoria e Protostoria di Berlino (dal 30/06/21 al 30/09/21), il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo (dal 19/10/21 al 16/01/22), il Museo Archeologico Nazionale di Salonicco (dall’11/02/22 al 15/05/22) e il MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli (dal 10/06/22 all’11/09/22).
Il progetto rappresenta una vetrina internazionale unica per la diffusione in tutto il mondo della storia e della cultura sarda. “Una grande iniziativa di livello altissimo, una mostra che segna un grande successo e un’opportunità per tutto il Paese e per la Sardegna”, così ha definito l’iniziativa il Ministro della Cultura Dario Franceschini, nella conferenza di presentazione. L’obiettivo è quello di attrarre un turismo internazionale verso l’isola, che crei una via alternativa al turismo costiero. “La Sardegna è un patrimonio incredibile in cui si può affiancare la bellezza paesaggistica a un infinito patrimonio culturale. Questa mostra consentirà di far conoscere nel mondo questo immenso patrimonio”, ha proseguito il ministro.
Alla conferenza era presente anche il Presidente della Regione Solinas che ha annunciato la nascita, il 1° luglio a Cabras, di una fondazione apposita tra Regione Sardegna e Ministero della Cultura per la valorizzazione del compendio del Sinis e la gestione del patrimonio dei Giganti di Mont’e Prama. La Penisola del Sinis è il luogo dove sono stati ritrovati i reperti dei Giganti, un sito archeologico da proteggere e ancora tutto da studiare, dove si trova anche l’antica città fenicia meglio conservata di tutto il Mediterraneo: Tharros.
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