‘“Janas s’incantu” è molto più di un libro!’: sarà presentata giovedì 28 gennaio alle 19:00 sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/JanasLabProject la sezione didattica del Janas-Lab, il progetto dell’ATI C.U.L.T. Project – capofila Le Voci di Astarte, in partenariato con Colore Unico Extra-Ordinary Way e Teatro del Sottosuolo – finanziato dal Bando Culture Lab indetto dalla Regione Autonoma della Sardegna per l’anno 2018 – POR FESR Sardegna 2014-2020 – Azione 3.7.1 CultureLAB2018.
Tra i protagonisti dell’incontro Piera Fadda, assessora alla cultura del Comune di Sorradile che con la necropoli di “Prunittu” e il complesso archeologico de “Su Monte” rappresenta il teatro naturale per le performances e gli eventi site specific, oltre alle installazioni e le mostre interattive per la valorizzazione del patrimonio archeologico.
Interverranno l’attrice e regista Sabrina Barlini (Le Voci di Astarte), ideatrice e direttrice artistica del progetto; gli archeologi Nicola Dessì e Pieragela Defrassu (che ha curato la mostra de “Su Monte”); Guido Cadoni e Antonella Licheri – autori delle traduzioni rispettivamente in sardo campidanese e logudorese; il musicista Alberto Balia e Bettina Pitzurra Diana che ha firmato la prefazione del libro “Janas s’incantu” e parlerà del progetto in rapporto all’identità e alla cultura sarda.
Il Janas-Lab comprende un’ampia e articolata sezione didattica rivolta agli studenti di diverso ordine e grado, con l’intento di promuovere la conoscenza e la diffusione della cultura e della lingua sarda in particolare tra le giovani generazioni, con cicli di lezioni e laboratori, oltre ad attività ludiche e di ricerca mirate per la riscoperta del territorio e delle radici.
Nella particolare situazione che siamo vivendo è stata sviluppata la parte della didattica a distanza – nella speranza di poter riprendere quanto prima gli incontri e i laboratori in presenza nell’auspicabile ritorno alla normalità. I corsi progettati in collaborazione con un team di esperti in diverse discipline – archeologia, storia, antropologia culturale, scienze dell’educazione e lingua sarda, informatica e nuove tecnologie – sono fruibili anche online, con l’utilizzo di personal computer e tablet, schermi e lavagne elettroniche.
Fulcro e “strumento” per una didattica multimediale il libro “Janas s’incantu” (Alfa Editrice) scritto da Sabrina Barlini e illustrato da Alessandra Murgia – “azione di progetto” del Janas-Lab – che oltre a far (ri)scoprire il piacere della lettura permette di affrontare temi importanti e attuali a partire dalle parole più significative, con l’ausilio di strumenti informatici, unendo così in un circuito virtuoso il mondo fantastico e la dimensione concreta e esperienziale, la tradizione orale e le moderne tecnologie.
I laboratori
“Giochendi cun sa lingua nostra” / “Giocande con sa limba nostra” è il titolo di un ciclo di video-lezioni in lingua sarda, in cui prendendo spunto dal libro “Janas s’incantu” i docenti conducono gli allievi all’interno di diverse sfere semantiche, attraverso lo studio delle parole e dei significati, che possono variare del tempo o assumere valore metaforico in relazione al cambiamento degli usi e costumi e all’evoluzione della società. (Oltre alle due macrovarianti – logudorese e campidanese – il format può essere esteso alle molteplici varianti locali del sardo in collaborazione con studiosi e insegnanti).
“Pillole di archeologia e cultura della Sardegna” con spazi di approfondimento dedicati all’architettura preistorica e nuragica, alla statuaria e ai vari reperti restituiti dagli scavi, sulle tracce degli antichi abitanti dell’Isola per indagare il passato alla luce delle più recenti scoperte e ipotesi, tra scienza e memoria, storia e identità.
“Janas” è l’originale gioco ispirato alle misteriose creature della tradizione sarda: un invito a esplorare virtualmente l’Isola, ammirandone il paesaggio e imparando a riconoscere la flora e la fauna, oltre ad apprendere in maniera ludica e divertente nozioni di storia e archeologia, lingua e letteratura, geografia e astronomia.
Spazio anche a “Le lingue nel mondo” – un laboratorio per lo studio e l’apprendimento dei diversi idiomi europei in cui “Janas s’incantu” – con i flipbook e le tracce audio – diventa un libro di testo per un approccio quasi “fiabesco” alle lingue straniere.
Nel regno dei suoni – con un’antologia di musiche e canti popolari accanto ai brani originali ispirati agli stilemi della tradizione, che possono diventare materiale didattico nell’ambito di lezioni di teoria e pratica della musica strumentale e vocale.
Il libro
Viaggio tra miti e leggende dell’Isola con “Janas s’incantu” (Alfa Editrice) – il libro scritto da Sabrina Barlini e illustrato da Alessandra Murgia che narra l’origine delle minuscole fate, dispensatrici di doni e abili tessitrici, nato come “azione di progetto” del Janas–Lab. Una storia fantastica a misura di bambine e bambini – ma capace di affascinare anche gli adulti – ispirata alle misteriose creature, spesso descritte come donne bellissime e ricchissime, abitanti nelle cavità rupestri conosciute come le Domus de Janas.
“Janas s’incantu” però è “molto più di un libro”: oltre all’edizione in volume con testo bifronte in italiano e in sardo (con una duplice versione in campidanese e in logudorese) e all’audiolibro (in italiano, in campidanese e in logudorese) è prevista anche una versione in formato digitale sfogliabile (flipbook) in lingua italiana, lingua sarda campidanese, lingua sarda logudorese e nei principali idiomi europei e attraverso un’apposita piattaforma sarà possibile accedere agli ipertesti con approfondimenti su diverse aree tematiche grazie alle parole chiave. Un’opera multimediale pensata per superare le barriere – fisiche e simboliche – fin nella scelta del carattere, un font certificato EasyReader per favorire i dislessici, con l’obiettivo di valorizzare e far conoscere la cultura e il ricco patrimonio archeologico e storico insieme all’immaginario popolare della Sardegna nel mondo.
“Janas s’incantu” è “azione di progetto” del Janas–Lab, il progetto dell’ATI C.U.L.T. Project, capofila Le Voci di Astarte, in partenariato con Colore Unico Extra-Ordinary Way e Teatro del Sottosuolo, finanziato dal Bando Culture Lab indetto dalla Regione Autonoma della Sardegna per l’anno 2018. POR FESR Sardegna 2014-2020 – Azione 3.7.1 CultureLAB2018.
“Janas s’incantu” rappresenta anche uno strumento di conoscenza e divulgazione della lingua sarda a partire dalle due macrovarianti – campidanese e logudorese fino alle molteplici varianti locali, ancora vive e presenti nelle singole comunità, con una forte valenza identitaria.
Lo spettacolo
“Janas s’incantu” tra letteratura e teatro: s’ispira al libro di Sabrina Barlini e Alessandra Murgia lo spettacolo “Curiosella e le Janas” ideato e interpretato da Gloria Uccheddu, per la regia di Sabrina Barlini. Una moderna contastorie svela ai piccoli spettatori “tutto quel che sa e che ha scoperto sulle Janas”: i suoi ricordi si intrecciano a miti e leggende dell’Isola per un ideale “viaggio” nella dimensione del fantastico e della meraviglia… “Curiosella e le Janas” – “azione di progetto” del Janas-Lab – ritornerà in scena al più presto… dopo la riapertura dei teatri con la sua valigia piena sogni, di fantasia e di poesia.