Nel pomeriggio di giovedì 20 marzo, nella Palestra Comunale di Lula (NU), è stato presentato ufficialmente il progetto ET-SUnLab (Einstein Telescope Sardinia Underground Laboratory), un nuovo centro di ricerca che sorgerà nell’area della miniera di Sos Enattos. Il sito è candidato a ospitare l’Einstein Telescope (ET), il futuro osservatorio europeo per le onde gravitazionali.
ET-SUnLab sorgerà nell’area attualmente occupata dal laboratorio SAR-GRAV, all’interno dell’edificio ex-RI.MI.SA. Il progetto, curato dal gruppo di lavoro AT Lab del Dipartimento di ingegneria civile, ambientale e architettura (DICAAR) dell’Università di Cagliari sotto la guida di Massimo Faiferri, prevede la realizzazione di nuovi laboratori di ricerca e di un centro di accoglienza, oltre alla costruzione di un laboratorio sotterraneo multidisciplinare.
Il nuovo polo ospiterà attività di ricerca e sviluppo per Einstein Telescope, esperimenti di fisica a basso rumore e un osservatorio geofisico dedicato allo studio della geodinamica del Tirreno e delle strutture interne della Terra. Avrà anche una funzione didattica e divulgativa, con programmi destinati alle scuole e alla formazione professionale. Il finanziamento complessivo ammonta a circa 20 milioni di euro, suddivisi tra Regione Sardegna (10 milioni) e le istituzioni scientifiche coinvolte, tra cui Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). I lavori dovrebbero iniziare nel 2025 e concludersi entro il 2026.
La presentazione di ET-SUnLab ha chiuso una settimana intensa per la candidatura della Sardegna a ospitare Einstein Telescope. Il 18 e 19 marzo, la Manifattura Tabacchi di Cagliari ha ospitato il workshop della comunità scientifica italiana di ET, dedicato agli sviluppi più recenti del progetto. Il 19 marzo, alla Camera di Commercio di Nuoro, è stato invece illustrato un avviso per raccogliere manifestazioni di interesse da parte delle imprese sarde interessate a collaborare con la futura infrastruttura.
Sempre nella giornata del 20 marzo, la presidente della Regione Alessandra Todde ha firmato un accordo di programma con i sindaci delle comunità locali e dei capoluoghi sardi per creare una governance multilivello a sostegno della candidatura di Sos Enattos. Secondo Todde, la fase attuale segna un passaggio concreto, con risorse già stanziate e una forte collaborazione istituzionale per raggiungere l’obiettivo.
Il progetto SUnLab rappresenta, secondo Antonio Zoccoli presidente dell’INFN, il primo passo concreto verso la realizzazione di una grande infrastruttura scientifica in Sardegna. Il laboratorio permetterà di sviluppare tecnologie avanzate per Einstein Telescope e diventerà un punto di riferimento per la comunità scientifica internazionale.




L’INAF porterà nel nuovo centro alcune delle sue tecnologie più avanzate, tra cui le ottiche adattive per lo studio della luce stellare, e realizzerà il prototipo di un telescopio innovativo per l’osservazione delle controparti elettromagnetiche delle onde gravitazionali. L’INGV, come sottolineato da Massimo Chiappini, contribuirà con le proprie competenze nella caratterizzazione geofisica e ambientale dell’area e con il progetto Earth Telescope, dedicato allo studio della dinamica terrestre.
Il ruolo delle università sarde sarà centrale nello sviluppo del progetto. Luciano Colombo, dell’Università di Cagliari, ha evidenziato il contributo del suo ateneo nella progettazione architettonica di ET-SUnLab, mentre Gavino Mariotti, rettore dell’Università di Sassari, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa non solo per la ricerca, ma anche per lo sviluppo territoriale ed economico della Sardegna.
L’Einstein Telescope potrebbe rappresentare una svolta per la regione, portando nuove opportunità nel settore scientifico e tecnologico e rafforzando il ruolo della Sardegna nella ricerca internazionale.