L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna (ARPAS) ha pubblicato l’opuscolo “Le meduse in Sardegna. Bioecologia e distribuzione delle specie avvistate durante i monitoraggi della Strategia Marina”, che sintetizza i risultati dell’attività di monitoraggio condotta tra il 2018 e il 2023. Lo studio, realizzato nell’ambito della Strategia Marina secondo la Direttiva 2008/56/CE, ha registrato 361 avvistamenti di dieci diverse specie, fornendo un quadro dettagliato sulla loro distribuzione nei mari sardi.
L’iniziativa rientra nel più ampio progetto della Strategia Marina, che ha l’obiettivo di contrastare le pressioni ambientali sulle acque europee e promuovere la tutela della biodiversità marina. Il monitoraggio delle meduse è stato effettuato in diversi settori marini della Sardegna attraverso censimenti visivi condotti a bordo di imbarcazioni a lento moto, lungo transetti a diverse distanze dalla costa.
I dati raccolti sono stati elaborati per comprendere l’abbondanza delle diverse specie e la loro distribuzione. L’area di Porto Torres è risultata quella con il maggior numero di avvistamenti, mentre il settore di Villasimius si è distinto per la maggiore varietà di specie.
Tra le specie più abbondanti nei mari sardi spiccano la Barchetta di San Pietro (Velella velella), la Cassiopea mediterranea (Cotylorhiza tuberculata) e la Medusa luminosa (Pelagia noctiluca), quest’ultima nota per la sua capacità urticante. È stata inoltre registrata la presenza del Polmone di mare (Rhizostoma pulmo), una delle più grandi meduse del Mediterraneo.
Un aspetto rilevante emerso dal monitoraggio riguarda l’aumento di specie aliene, in particolare la Medusa a pois (Phyllorhiza punctata), originaria del Pacifico e osservata in crescita nei porti di Olbia e Cagliari. La presenza di questa specie, favorita dal traffico marittimo, rappresenta una potenziale minaccia per gli equilibri ecologici locali, poiché può competere con le specie autoctone per le risorse alimentari.
L’opuscolo, curato dal naturalista Giacomo Frau, raccoglie le informazioni emerse dallo studio e le presenta in forma accessibile a studiosi, appassionati e cittadini. Le schede descrittive dedicate a ciascuna specie includono dati sulla distribuzione, le caratteristiche biologiche e il livello di pericolosità per l’uomo in caso di contatto.
L’iniziativa di ARPAS si propone di accrescere la consapevolezza sulla biodiversità marina e sugli effetti delle variazioni ambientali, contribuendo alla salvaguardia degli ecosistemi marini sardi.