Domenica 13 ottobre 2024, in tutta Italia, torna la “Domenica di Carta”, un’iniziativa del Ministero della Cultura che prevede l’apertura straordinaria e gratuita di Biblioteche e Archivi di Stato per un’intera giornata. Questo evento, che mira a valorizzare il patrimonio bibliografico e archivistico del Paese, offre ai visitatori l’opportunità di scoprire documenti, manoscritti e opere spesso inaccessibili al pubblico durante l’anno. Un’occasione imperdibile per esplorare luoghi della cultura in cui si custodisce la memoria storica italiana, attraverso visite guidate, mostre tematiche e presentazioni.
A Sassari, la Biblioteca Universitaria celebra i 250 anni dalla nascita della Guardia di Finanza con una mostra dedicata alla storia del Corpo, curata dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Sassari. La mostra, intitolata “250 anni della Guardia di Finanza: dalle origini alla moderna polizia economico-finanziaria”, si svolgerà al piano terra della Biblioteca. Qui, le Fiamme Gialle accompagneranno i visitatori in un viaggio che inizia nel 1774 e prosegue fino ai giorni nostri, mettendo in evidenza i momenti più rilevanti della storia del Corpo, sempre al servizio della comunità e impegnato nella tutela dell’economia nazionale.
Accanto a questa esposizione storica, la Biblioteca offrirà anche una selezione di opere monografiche e documentali relative alla Guardia di Finanza, appartenenti al suo patrimonio bibliografico. Questa sezione, allestita nella sala conferenze del terzo piano, presenterà un secolo di storia del Corpo attraverso i libri, offrendo una prospettiva unica e approfondita su questa istituzione.
Sempre a Sassari, l’Archivio di Stato, situato in via Enrico Costa 57 (ex Ospedale civile di Piazza Fiume), ospiterà alle ore 10 la presentazione «Por la gracia de Dios. Gli inventari dei fondi delle Corporazioni religiose soppresse e dell’Ufficio del Registro di Alghero». Questa iniziativa, frutto del lavoro degli archivisti Francesco e Leandro Caria, ha permesso di rendere accessibili al pubblico documenti prodotti dagli istituti religiosi di Alghero, Pozzomaggiore, Padria e Ozieri, soppressi nella seconda metà dell’Ottocento. La documentazione, nata per la gestione del patrimonio degli enti religiosi, oggi rivela importanti dettagli sulla vita quotidiana dal XVI al XIX secolo, fornendo uno sguardo prezioso su una Sardegna poco conosciuta.
A Nuoro, l’Archivio di Stato presenta un evento dal titolo “Chentannos: storie di anziani, storie di futuro”, in programma alle ore 17. Questo progetto, ideato da Laura Mele nel 2017, raccoglie ritratti fotografici e interviste a centenari e anziani di settantaquattro comuni della provincia di Nuoro. L’evento offrirà, inoltre, un approfondimento scientifico con la partecipazione dei docenti dell’Università di Cagliari, Prof. Germano Orrù e Prof.ssa Cinzia Casu, che analizzeranno come fattori genetici, ambientali e sociali possano influire sulla longevità e sulla salute degli individui.
L’Archivio di Stato di Oristano, invece, celebrerà i suoi 50 anni di attività con una mostra documentaria che sarà visitabile dalle ore 8:30 alle 12:30. I visitatori avranno l’opportunità di effettuare una visita guidata per conoscere più da vicino la storia e l’importanza dell’Archivio per il territorio.
Infine, a Cagliari, l’Archivio di Stato e la Soprintendenza archivistica della Sardegna proporranno un percorso di educazione al patrimonio, articolato in tre tappe. Il primo incontro offrirà una guida alla ricerca genealogica, con indicazioni su quali serie documentarie consultare e quali strumenti online utilizzare. Il secondo momento sarà dedicato alla ricostruzione della storia locale attraverso i catasti storici e gli antichi tribunali, permettendo di scoprire i primi proprietari di un fondo e di utilizzare i fascicoli processuali come fonte storica. La terza tappa, invece, esplorerà gli archivi delle preture, istituzioni fondamentali per la giustizia locale tra il 1853 e il 1998. Le visite guidate si terranno dalle 9:30 alle 12:15 senza necessità di prenotazione.
Per maggiori dettagli e aggiornamenti sugli eventi in programma, è possibile consultare la pagina dedicata sul sito del Ministero della Cultura.
































