La Sardegna, l’estate e il Coronavirus. Quali misure applicare per la gestione del turismo in sicurezza?

Spiaggia della Pelosa di Stintino. 📷 AdobeStock | Travel Wild

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Maggio è stato un mese incerto per quanto riguarda la gestione del turismo in Sardegna. Dopo il dibattito tra passaporto sanitario ed autocertificazione per l’accesso all’Isola, cosa sappiamo oggi sull’imminente stagione estiva?

Le spiagge. Ci apprestiamo ad affrontare la prima estate di convivenza con il virus. Una delle questioni più spinose riguarda la gestione delle spiagge. Il loro ingresso dovrà facilitare il rispetto delle norme e del distanziamento sociale, ecco perché alcuni Comuni hanno deciso di contingentare gli accessi. Altre spiagge seguiranno questo esempio, che permetterà di far rispettare più facilmente il divieto agli assembramenti. Nel Sud Sardegna, invece, le misure applicate saranno diverse: come precedentemente annunciato dal Sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, l’accesso al Poetto rimarrà libero e gratuito. Ci si affida, quindi, al buon senso dei cittadini cagliaritani, ricordando però che bisognerà rispettare i 10 metri quadri di superficie disponibili per ogni ombrellone. Il Comune si impegnerà a fornire informazioni aggiornate sul riempimento della spiaggia ai cittadini, in modo che si possa avere un’idea già in partenza della disponibilità di un posto per sé. Sul luogo, invece, verranno effettuati dei controlli, per assicurare il mantenimento delle distanze.

La movida. La situazione Coronavirus vede la curva dei contagi al minimo, ma questo non deve far abbassare la guardia. La fase 2 è stata superata egregiamente, ma giugno sarà un mese molto delicato, in cui vedremo se saremo in grado di gestire nello stesso modo positivo la stagione turistica.

Visti i numerosi gruppi di persone e di giovani, Cagliari ha già deciso di imporre delle limitazioni alla vita notturna. Dalle 22 alle 6, infatti, nel capoluogo della Sardegna vigerà il divieto di vendita di alcolici da asporto. Inoltre, è stato vietato anche il divieto di consumo di bevande nei quartieri di Stampace, Castello, Marina e Villanova, per cui non sarà possibile neanche portarsi le bevande da casa. All’interno dei locali sarà compito dei gestori far rispettare le disposizioni di sicurezza.

Sassari, al contrario, si è dimostrata più attenta e rispettosa delle regole, situazione simile anche ad Olbia. Alghero e Porto Torres, invece, sono stato luogo di qualche irregolarità. Nel complesso, il Nord Sardegna sembra più preparato ad affrontare l’arrivo della stagione turistica, soprattutto se i cittadini continueranno a mostrarsi ligi alle regole.

I trasporti. Le compagnie aeree e di navigazione si sono mosse per far viaggiare i loro clienti in sicurezza. Il controllo della temperatura corporea verrà fatta prima della partenza, mentre a bordo è stato deciso di ridurre la capacità, per poter mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro. Tutti gli spazi condivisi saranno sanificati, secondo la legge, e vigerà l’obbligo di mascherina.

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